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Il ginepro non deve essere posizionato in casa ma all'aperto, come per tutte le altre conifere, tra cui abete, pino e cedro. In questo modo, durante la notte, la rugiada potrà bagnare la chioma dell'albero, che ha bisogno di umidità. Tuttavia, nel caso in cui la pianta stia al coperto, occorre effettuare delle nebulizzazioni con acqua. È anche molto importante che il bonsai abbia luce a sufficienza e ventilazione. In primavera, quando spuntano le foglie nuove, bisogna tenere l'albero in pieno sole, per ottenere rami forti, foglie piccole e aspetto compatto. In estate bisogna metterlo in un luogo semiombreggiato oppure al sole ma con il vaso coperto, per non far riscaldare troppo le radici, che potrebbero subire un blocco delle funzioni e marcire. In autunno il bonsai si espone ancora al sole. In inverno starà all'aperto perché non teme il freddo. Tuttavia, nelle regioni settentrionali, sarà bene proteggere il vaso dalle gelate.
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L'irrigazione del ginepro si effettua quando il substrato appare asciutto, con un annaffiatoio a fori sottili, ripetendo l'azione 2-3 volte a distanza di alcuni minuti, per far sì che il terriccio si inumidisca totalmente. Come alternativa alla nebulizzazione, si può utilizzare un sottovaso con ghiaia bagnata. La potatura si esegue in inverno, durante la fase di stasi vegetativa, utilizzando la tronchese concava. Occorre evitare tagli eccessivi perché indeboliscono la pianta e fanno crescere antiestetiche foglie aghiformi. Bisogna eliminare tutti i rami verticali, incrociati e che vanno all'interno. Dopo la potatura è necessario medicare con pasta cicatrizzante. L'operazione di pinzatura serve a mantenere lo stile del bonsai e si effettua con le mani, perché i tagli producono ferite marroni esteticamente sgradevoli. Si strappano con cura i ciuffi di foglie che spuntano dal profilo, tenendoli fermi con l'altra mano.
Il rinvaso del bonsai ginepro si esegue ogni 3-4 anni, facendo molta attenzione perché ha radici fragili. Il periodo più adatto va da novembre a marzo. Le radici dovranno essere ridotte del 30% circa, rimuovendo quelle più grosse e lasciando quelle sottili, che vanno soltanto accorciate. L'operazione deve essere effettuata in breve tempo, in assenza di vento ed in ambiente fresco, per evitare che le radici capillari si secchino. Si rinvasano solo esemplari sani, da curare bene, proteggendo il vaso in caso di inverni molto freddi e nebulizzando acqua e vitamine B, ogni settimana per un mese. La concimazione deve essere regolare tra marzo e giugno e tra da metà agosto a metà ottobre. È bene ricorrere a prodotti a rilascio graduale. Per ottenere la struttura del bonsai desiderata si utilizza dello specifico filo di alluminio o rame, che orienta e dirige i rami.
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