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Il fiore dell'orchidea presenta una struttura molto originale, e' formato da sei elementi detti tepali, tre esterni (si possono chiamare per comodità sepali), e tre interni (petali) uno dei quali, molto diverso dagli altri per dimensioni e forma, prende il nome di labello, ed ha la funzione di attrarre gli insetti impollinatori. Nel bocciolo è situato in alto, ma durante la fase di apertura il fiore ruota di 180 ° (processo di resupinazione) in modo che il labello alla fine si trova in basso. Gli organi riproduttivi sono fusi insieme e sono contenuti in una struttura posta al centro del fiore chiamata colonna, al cui interno si trova l'antera che contiene il polline. Sotto l'antera vi è lo stigma pieno di liquido colloso che trattiene i pollini. Sotto lo stigma c'è l'ovario, organo di riproduzione femminile dalla fecondazione del quale si formerà il frutto (capsula o bacca) contenente migliaia di microscopici semi. Tali semi avranno però bisogno di determinati funghi per germinare, ed è per questo che le piante coltivate in casa non si riproducono.
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Le orchidee amano la luce e l'umidità, in casa la stanza più adatta è pertanto il bagno. Per creare un ambiente umido si può nebulizzare sulle foglie dell'acqua a temperatura ambiente, meglio se piovana. La maggior parte delle orchidee ha bisogno di poca acqua, è quindi preferibile annaffiarle una volta a settimana, o quando le radici sono asciutte. L'eccesso d'acqua è infatti la principale causa dei problemi di queste piante. Le annaffiature andrebbero poi ridotte in inverno quando la pianta è di solito in stato di riposo. Per vedere la propria orchidea fiorire è comunque opportuno conoscerne le specifiche esigenze di luce, temperatura e acqua, in quanto ogni genere ha le proprie necessità. Possiamo aiutare la pianta con periodiche concimazioni a base di azoto e potassio. In genere dopo la fioritura delle orchidee lo stelo va reciso, ma non nelle orchidee rifiorenti, come la Phalaenopsis, in cui su di uno stelo possono avvenire più fioriture e quindi lo si taglia solo se si secca. Tuttavia alcuni preferiscono recidere comunque lo stelo alla base perché la fioritura su un nuovo stelo è spesso più florida.
Il fiore dell’orchidea dall’apparenza fragile e delicato in realtà dura a lungo, sia sulla pianta che come fiore reciso. La durata media, in condizioni di coltura ottimali, è di 4-6 settimane, ma ci sono grandi differenze tra le varie specie. Ad esempio quello della Phalaenopsis dura circa tre mesi, mentre quello della Cattleya 10-15 giorni. L'orchidea da sempre ci affascina e simboleggia bellezza, eleganza ma anche passione e sensualità. Mentre in Oriente è simbolo di perfezione e purezza e si regala spesso ai bambini, in Occidente rappresenta un pegno d'amore e dedizione per la persona per noi più importante e che ricambia la nostra passione. Ogni orchidea è poi adatta ad una particolare ricorrenza, la Cattleya, ad esempio, maestosa ed elegante è adatta al fascino dell'età matura e si regala spesso alla festa della mamma.
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