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L’evoluzione ha fatto il suo corso anche con le piante, le quali in milioni di anni sono passate da piccoli organismi con poche cellule a vere e proprie macchine della sopravvivenza, capaci di superare le ere glaciali, i terremoti, le eruzioni vulcaniche e quant’altro e di sviluppare degli adattamenti in grado di renderle affascinanti ed incredibili anche per coloro che le studiano regolarmente. Ebbene, tra queste piante meravigliose ci sono le orchidee: esse sono diffusissime sul nostro mercato, pur non essendo originarie delle nostre zone come vedremo, perché i loro fiori sono coloratissimi e di forme particolari ed eleganti, adatte per tante occasioni importanti ma anche solo per decorare i nostri ambienti di casa. Esse sono originarie di zone non europee, anche se non è chiarissimo l’origine precisa; il clima che amano è però leggermente umido e mai freddo, senza ristagni d’acqua e senza esposizione solare diretta. Tutto ciò fa pensare che siano originarie di climi subtropicali, ovvero delle fasce climatiche comprese tra il temperato ed il tropicale, già caratterizzate da umidità e piante molto alte (che riparano le orchidee dal sole essendo esse piccole).
Il mercato dei fiori è in continua evoluzione per cercare di accontentare e colpire i gusti di sempre maggiori persone, ma soprattutto per cercare di creare, o meglio, di generare delle specie di piante capaci di resistere meglio ad alcuni climi, a malattie o comunque alla coltivazione non professionale. Tra le varie scoperte che l’estremo Oriente ci ha donato anche in campo floreale, le orchidee mini sono tra le più apprezzate ed amate anche nella nostra cultura. Queste specie particolari di orchidee sono degli ibridi, ovvero un’unione tra più specie in cui si è cercato di isolare ed esaltare singole caratteristiche, come il colore e la dimensione; come ci fa intuire il nome, le orchidee mini sono caratterizzate dalle dimensioni ridotte. Per far un esempio e far capire di cosa parliamo, sono come il bonsai: non sono piante particolarmente potate che presentano un fiore grande, ma sono piante perfette solo che ridotte in scala, quindi hanno i rami più sottili ed i fiori più piccoli, ma tutto nella stessa proporzione naturale e nello stesso numero. La loro utilità deriva dal fatto che sono oggetti particolari e non così comuni, da mostrare con grande soddisfazione e da allevare con cura.
E’ chiaro che, essendo delle riduzioni in scala, le orchidee mini abbiano le stesse esigenze delle loro cugine più grandi in dimensione; però c’è da dire che, esattamente come il caso dei bonsai, si nota un equilibrio di vita più precario della pianta, dato che essa è ottenuta ibridizzando una specie e trattandola con tecniche particolari, quindi non è stata “cresciuta” dall’evoluzione naturale e pertanto presenta dei difetti che spesso ne anticipano la morte. Comunque la ricerca va avanti, e nell’estremo Oriente, da cui le orchidee mini provengono ed in cui sono diffusissime per decorare gli ambienti di casa, si studia il modo per renderle anche più durature; esse hanno innanzitutto bisogno di una temperature mite per tutto l’anno, con annaffiature regolari appena il terreno si asciuga che devono essere solo leggermente ridotte quando la stagione invernale abbassa di qualche grado anche la temperatura interna alla casa. Ovviamente sono da evitare i ristagni idrici, quindi è bene che la parte inferiore del terriccio sia abbastanza grossolana per far filtrare bene l’acqua, mentre il vaso stesso è bene che sia trasparente in quanto anche le radici delle orchidee svolgono parte della fotosintesi (ciò è derivato dal fatto che in condizioni naturali esse crescono anche abbarbicate ad alberi o a rocce).
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