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Come già scritto precedentemente, questo genere, è il più numeroso e comprende specie che vivono in habitat differenti. Alcune specie crescono in zone con un clima tropicale, altre crescono in luoghi in cui sia le temperature che l’umidità è sempre costante ed altre ancora che crescono in zone in cui il clima è temperato. Da ciò deriva il fatto che è difficile spiegare in che modo vanno coltivate queste piante, ogni specie ha delle esigenze particolari. Nonostante tutto, le orchidee Dendrobium, non sono piante di difficile coltivazione dal momento in cui che ci sono tantissime varietà ed è semplice trovare la specie che più si avvicina alla pianta in nostro possesso. Quello che possiamo dire riguardo queste orchidee è che vanno annaffiate al mattino in modo tale che le si asciugano prima dell’arrivo della notte. Importante è prestare attenzione durante le irrigazioni perché queste piante non amano la formazione di ristagni idrici e quindi l’acqua in eccesso potrebbe danneggiarle. La cosa fondamentale per tutte le piante di questo genere è mantenere un ambiente umido intorno ad esse. Per creare umidità nell’aria basta porre dell’argilla espansa o dei ciottoli in un sottovaso. La quantità di umidità da creare nel luogo in cui viene posta la pianta è diversa a seconda della specie e delle temperature di quel posto, se le temperature sono elevate la pianta ha bisogno di maggiore quantità.
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Prima di rinvasare, le orchidee, vanno bagnate in modo tale che le radici si rendono più elastiche e quindi si evitano rotture o danni. Successivamente le radici vanno pulite e vanno rimossi i residui, le radici morte o danneggiate vanno tagliate. Si consiglia di procedere con molta calma facendo in modo da non disturbare troppo la pianta dato la loro sensibilità. Nel caso in cui vengono utilizzati degli attrezzi per rimuovere le parti della pianta danneggiate è giusto sapere che gli attrezzi vanno puliti e disinfettati, prima e dopo l’uso, possibilmente alla fiamma. Quando rimoviamo le radici dal vaso, se ci accorgiamo che sono attaccate ad esso, bisogna immergere il vaso per una mezzoretta in acqua tiepida. Se questo procedimento non dovesse funzionare si consiglia di tagliare il vaso e di non forzare le sensibilissime radici. Il vaso scelto per il rinvaso deve essere lavato bene e lasciato in acqua per qualche giorno in modo tale da rimuovere ogni tipo di impurità presente al suo interno. La polvere e alcuni residui che si soffermano sul sottofondo possono creare dei problemi alle piante nel corso del loro sviluppo.
In natura, le orchidee, non dispongono di una grande quantità di elementi nutritivi fondamentali per il loro sviluppo ed è per questo motivo che le concimazioni hanno tanta importanza. La nutrizione di queste piante avviene grazie all’assorbimento di sostanze come Ossigeno, Idrogeno e Carbonio che vengono prelevati dall’aria e dall’acqua. Dal terreno invece prelevano sostanze come l’Azoto, il Fosforo, il Potassio, lo Zolfo, il Calcio e il Magnesio. Ma oltre a questi elementi, le orchidee hanno bisogno anche di altri microelementi come il Ferro, lo Zinco, il Rame, il Manganese, il Boro, il Molibdeno, il Cobalto, il Cloro e il Sodio. Tutte queste sostanze elencate sono necessarie per le piante ma la loro presenza non è sempre presente, varia a seconda della luce, delle temperature e dell’umidità. Il concime da somministrare a queste piante deve essere un concime liquido da diluire nell’acqua utilizzata per le annaffiature. Per favorire una fioritura abbondante si somministra del concime secondo la formula 10:30:20, l’Azoto va diminuito e vanno aumentati Fosforo e Potassio. Per favorire la ripresa vegetativa va somministrato del concime secondo la formula 30:10:10, maggiore quantità di Azoto e quantità uguali di Fosforo e Potassio. Durante tutti gli altri periodi, le Orchidee, vanno somministrate seguendo la formula 20:20:20.
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