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La camelia ha ispirato anche la cultura e la letteratura: come non dimenticare il celebre romanzo “ La signora delle camelie”? Ma tornando al giardinaggio, possiamo certamente affermare che la camelia è una tra le più belle piante da giardino, anche se a causa delle eccessive combinazioni genetiche si stanno ottenendo delle varietà ibride che non riscuotono il successo delle tradizionali varietà di camelia. Le camelie o meglio, le varietà che tutti noi conosciamo, appartengono alla famiglia delle Theaceae, di cui fa parte anche la Camelia sinensis, da cui si estrae il tè. Le piante del genere Camelia hanno foglie verde scuro o coriacee, lanceolate e appuntite, fusti di altezza variabile, tra i due e i dieci metri, e fiori di varia conformazione e colore che spaziano dal bianco, al rosa, rosso e persino giallo. La principale caratteristica dei fiori della camelia è che possono essere piccoli, grandi, semplici, semidoppi e doppi. I fiori semplici sono formati da un’unica corona di petali, quelli semidoppi, oltre alla corona principale, sono composti da una parziale doppia corona di petali, quelli doppi sono formati da una sfilza di petali appuntiti che si dipanano dalla corolla centrale.
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Le varietà di camelia più conosciute e coltivate sono quelle japonica, reticulata, saluenensis, sinensis, sasanqua, taliensis e l’ibrido x williams. La camelia japonica è originaria del Giappone e della Cina, con fiori doppi bianchi o rossi e fioritura da febbraio a maggio.
La camelia reticulata, originaria della Cina, ha fiori di grandezza media, bianchi o rosa; la camelia saluenensis, sempre di origine cinese, ha una fioritura vigorosa, con fiori bianchi e rosa su cui spicca uno stamo dall’intenso colore giallo. La camelia sinensis, pianta di origine cinese e indiana, da cui si estrae il tè, presenta piccoli fiori bianchi e gialli a gruppi. Nelle zone mediterranee viene coltivata solo a scopo ornamentale, nei pressi del Lago Maggiore. Simile alla camelia sinessis è anche la varietà taliensis. La camelia sasanqua presenta fiori molto piccoli, di colore bianco e rosa. Questa varietà, dal portamento molto ramificato, fiorisce da novembre a marzo. La camelia x williams è un ibrido ottenuto dall’incrocio delle varietà camelia saluenensis e camelia japonica; presenta foglie molto lucide e fiori piccoli che vanno dal bianco, al rosa e al rosso. Questo ibrido fiorisce ininterrottamente da novembre ad aprile.La camelia si adatta bene a qualsiasi condizione climatica, anche se l’eccessiva esposizione solare e il freddo gelido possono causarle dei guai. Il calore solare toglie aria alla pianta e riduce l’umidità seccando troppo il terreno, fattore che può portare all’essiccamento delle radici, visto che la camelia ama i terreni particolarmente umidi. Le temperature molto basse, sotto i cinque gradi, e l’accumulo di neve sulle foglie causano alla pianta sintomi da effetto “bruciato”, facendola seccare. Altrettanto deleteria è l’eccessiva umidità del terriccio che può causare il marciume delle radici. Per una buona coltivazione della camelia si deve, dunque, tener conto delle specifiche esigenze colturali della pianta, privilegiando l’esposizione ombreggiata, innaffiature regolari, ma non eccessive, e terreni preferibilmente acidi che mantengono stabile l’umidità del terriccio.
Le innaffiature della camelia, come già detto al precedente paragrafo, non devono essere eccessive, per evitare l’accumulo di umidità e il conseguente marciume delle radici. Le innaffiature vanno effettuate durante la primavera e l’estate, preferibilmente di sera e spruzzando le foglie, in modo da mantenere costante il livello di umidità nella pianta. Questa proceduta va ripetuta due volte a settimana, per essere sospesa a settembre. In inverno, la camelia va innaffiata solo quando il terriccio si è perfettamente asciugato. La camelia è una pianta acidofila, cioè amante dei terreni umidi e ben drenati, per cui è consigliabile usare acqua non calcarea per le procedure di irrigazione. L’acqua calcarea, accumulandosi nel terriccio, impedirebbe alle radici della pianta di assumere le sostanze nutritive e causerebbe ristagno idrico.
Nei nostri giardini le camelie vengono coltivare sul terreno o in vaso. Il terriccio del vaso deve assolutamente essere privo di calcare. Un terriccio acido, adatto alla coltivazione della camelia, si prepara mischiando sabbia con sostanze organiche, quali torba, humus e resti di vegetali ( foglie, corteccia, ecc.). La miscelazione della sabbia e degli altri composti organici deve avvenire in parti uguali, ad esempio: metà sabbia e metà torba. Questa proporzione garantisce un corretto drenaggio del terreno in vaso. Il giusto grado di umidità del terriccio è, infatti, indispensabile per la fioritura delle gemme.
La concimazione della camelia si effettua due volte l’anno, a marzo e a settembre, usando concimi organici addizionati con torba e humus o concimi chimici con titolo NPK ( azoto, fosforo e potassio). Per non commettere errori di concimazione, è consigliabile seguire perfettamente le dosi indicate nella confezione di acquisto del concime. Nella concimazione della camelia, l’azoto deve essere maggiore del potassio e del fosforo, mentre il potassio, a sua volta, deve superare in quantità, il fosforo. L’azoto serve a garantire una buona colorazione fogliare, mentre il potassio favorisce lo sviluppo e la colorazione dei fiori.
La camelia, come tutte le piante in vaso, va rinvasata, cioè trasferita in un vaso di dimensioni più grandi, dopo che ha completato un certo ciclo di crescita. La questione del rinvaso è, però, molto controversa, perché in alcuni casi si consiglia di rinvasare una volta l’anno, in altri anche dopo tre anni, in altri ancora ogni due anni. Le camelie giovani, in ogni caso, vanno rinvasate ogni anno. Quando le piante hanno superato i primi due anni di vita, si può rinvasare ogni due, tre anni. Il rinvaso della camelia si effettua dopo la fioritura e in periodi con clima mite o temperato, preferibilmente a settembre. Per una sana crescita della pianta il vaso deve essere più grande di almeno quattro centimetri rispetto al precedente.
La camelia può essere coltivata sia in vaso che sul terreno, cioè all’aperto. In vaso è più semplice gestire lo sviluppo della pianta, perché in caso di temperature troppo rigide o giornate ventose, la si può spostate al chiuso e in ambienti con temperatura mite, mentre la coltivazione all’aperto si può fare solo se il terreno lo consente e se è adatto alle piante acidofile. Il terreno del giardino deve, essere, dunque, umido, ben drenato e addizionato con torba. Se la presenza di calcare dovesse causare sintomi nella pianta, bisogna intervenire con delle concimazioni correttive che abbassino il ph del suolo. L’esposizione del terreno su cui coltivare le camelie deve essere ombreggiata e riparata dai venti. L’impianto delle camelie sul terreno deve avvenire a primavera o in autunno, avendo cura di eseguire la pacciamatura ( arieggiamento del suolo) con paglia o foglie in modo da consentire il corretto drenaggio dell’umidità ed evitare la comparsa delle erbe infestanti.
La camelia si propaga per talea, per propaggine, per seme e per innesto. La talea è il metodo di propagazione più usato per la camelia, ad eccezione della varietà reticulata che presenta problemi nello sviluppo delle radici. Le talee di camelia vanno prelevate in estate, quando la corteccia del fusto è passata dal verde al marrone. Da queste piante si preleva un ramo lungo al massimo 15 cm e lo si priva delle foglie lasciandone solo due nella parte apicale. La talea così ottenuta si trapianterà in un vaso composto da torba e sabbia e posto in una zona con temperatura mite. La radicazione della camelia avverrà dopo circa tre mesi. La propaggine è un metodo di moltiplicazione della camelia che si usa per la coltivazione all’aperto di varietà che radicano molto difficilmente, come la Camelia reticulata. Questa tecnica consiste nel piegare a U il ramo più basso della pianta madre ed interrarlo nel terreno con la punta rivolta verso l’alto. Il terreno va adeguatamente concimato con sostanze che stimolano lo sviluppo dell’apparato radicale della pianta. Con questa operazione la camelia si sviluppa dopo circa due anni, consentendo il distacco del ramo dalla pianta originaria. La propagazione per seme non è molto diffusa per quanto riguarda la camelia, perché richiede tempi troppo lunghi per l’attecchimento ( circa quattro anni). In genere la camelia si propaga per seme quando si vogliono ottenere nuove varietà con caratteristiche del tutto differenti dalla pianta originaria. Altro metodo di propagazione della camelia è l’innesto. Per far sviluppare la camelia si praticano gli innesti a marza, cioè con prelievo di rami a due, tre gemme, dalla pianta secondaria, da innestare sul fusto del portainnesto ( pianta principale).
Le camelie vanno potate solo nei momenti in cui è necessario regolare la loro crescita ed eliminare parti improduttive. Essendo molto generose nella fioritura, le camelie si potano quando i fiori sono troppo eccessivi e danneggiano il naturale portamento della pianta. In tal caso basterà eliminare i gruppi fiorali in eccesso. Dopo la fioritura vanno eliminati anche fiori e foglie secche, in modo da favorire l’arieggiamento e il passaggio della luce nella chioma della pianta. Nello stesso periodo si può procedere alla cimatura, ovvero alla rimozione dei germogli apicali che tendono a dare alla pianta una forma disordinata e irregolare.
La camelia può essere attaccata da insetti parassiti e da funghi. Le principali malattie della camelia sono gli afidi, il ragnetto rosso, la cocciniglia e il fungo Pestalozzia Guepini. Gli afidi, il ragnetto rosso e le cocciniglie provocano delle macchie scure sull’apparato fogliare della pianta, che tende anche a divenire appiccicoso al tatto. L’infezione funghina provoca, invece, una colorazione argentata sul margine delle foglie colpite. I parassiti e le malattie della camelia si combattono con prodotti chimici specifici, reperibili nei centri specializzati in anticrittogamici per agricoltura e giardinaggio, e con accorgimenti colturali. Le infezioni funghine della camelia si possono trattare con prodotti a base di rame, mentre la cocciniglia può essere rimossa con cotone idrofilo imbevuto di alcool.
Fin dall'antichità, i fiori sono stati una nobile via per far conoscere e trasmettere i propri sentimenti. Il significato della camelia è molto semplice da decifrare. Infatti, grazie ai suoi petali dai colori rosati e dall'immagine di purezza che trasmette, il fiore viene relazionato direttamente alla bellezza, ma non solo. La camelia rappresenta nel linguaggio dei fiori l’inizio di qualcosa, una novità in arrivo, la voglia di scoprire o intraprendere un nuovo percorso. In base al colore che presentano i suoi petali inoltre, il fiore può trasmettere un significato ancora differente. La camelia bianca è simbolo di innocenza e amore puro, quella rossa di ammirazione, mentre quella rosa di desiderio.
La Camelia japonica è una delle varietà di camelia più apprezzate in assoluto sia dagli appassionati di questo speciale genere di piante acidofile, sia da chi conosce anche solo superficialmente le camelie. La japonica è una camelia che raggiunge a piena maturazione le dimensioni di un alberrello o di un piccolo arbusto. La grande particolarità della camelia japonica dal punto di vista ornamentale è la fioritura, che avviene in inverno e più precisamente fra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera.
In questo periodo sbocciano infatti i boccioli che sono cresciuti durante l'inverno ma per evitare che gli stessi cadano dalla pianta si deve prestare massima attenzione alle annaffiature. Durante il periodo invernale infatti la camelia non va in riposo e continua le sue attività vitali, seppur blande e rallentate. Per questo motivo non bisogna sospendere le irrigazioni durante il periodo invernale, perchè una mancanza di acqua in questo periodo potrebbe comportare degli scompensi e quindi la conseguente perdita di tutti i boccioli floreali. Per ovvi motivi di temperature, si dovranno effettuare le annaffiature nelle ore centrali del giorno per evitare che l'acqua geli. Le quantità di acqua per annaffiatura dovranno essere limitate per evitare che il terreno si inzuppi per poi gelare.Molto spesso la camelia è una pianta che viene coltivata in vaso. La sua crescita lenta e le sue dimensioni che anche a piena maturità non raggiungono sicuramente altezze insostenibili, fanno di questa pianta una specie che si adatta bene alla coltivazione in vaso.
Moltissime varietà di camelia possono essere coltivate in vaso senza problemi e con dei piccoli accorgimenti si possono ottenere dei risultati fantastici. Per prima cosa prendete una pianta non troppo grande per iniziare la vostra coltivazione. Una pianta di 80-90 centimetri è più che sufficiente per iniziare. Scegliete un vaso adatto e proporzionato alla pianta che avete scelto e ricordatevi due cose molto importanti. La prima è creare uno strato di argilla espansa sul fondo del vaso. Sono sufficienti 1-2 centrimetri di strato drenante per evitare spiacevoli ristagni idrici.La seconda è di utilizzare terricio acido, con un ph basso. Le camelie sono piante acidofile che necessitano di avere terriccio acido per crescere al meglio.Ricordatevi che le camelie sono piante che amano il sole ma non il pieno sole tutto il giorno. Avendo la possibilità di spostare il vaso e la pianta, potrete trovare la posizione ottimale per la pianta a seconda della stagione, senza esagerare con gli spostamenti. In estate vanno bene posizioni dove la pianta prende la luce del mattino o del pomeriggio, mentre in tardo autunno ed inverno vanno bene anche posizioni in pieno sole.
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