Abete del Colorado

Generalità

L’Abete del Colorado (Picea pungens) è una conifera sempreverde appartenente alla famiglia delle Pinaceae. L’esemplare più vecchio conosciuto al mondo ha 600 anni e il più alto supera di poco i 38 m. Di solito arriva a 15 m di altezza per 6 di ampiezza, con una chioma densa di forma piramidale e eretta che tende a diventare conica nel tempo, con le ramificazione più basse che si abbassano. La corteccia a scaglie è spessa 2-4 cm e di colore rosso-grigiastro, le ramificazioni sono robuste e orizzontali. I rametti sono di colore verde-azzurro e spesso penduli quando emergono, e diventano eretti durante l’estate. Le foglie sono aghi verdi o argentate con la sezione tetragonale , lunghi 2,5-3,2 cm, molto rigidi e acuminati (da qui l’aggettivo di pungens) che si dipartono dai rami su cui sono inseriti perpendicolarmente secondo una disposizione di tipo radiale. La fioritura avviene tra maggio e giungo. I coni maschili sono formati dai microsporofilli contenenti il polline e sono rosso-rosati o in certi casi verde-giallastri. Si raggruppano in numero di 3-5 alla base della crescita dell’anno, oppure sono singoli. I coni femminili invece sono in posizione terminale sui rametti laterali, composti da circa 200 scaglie prima di color verde chiaro, poi si aprono e diventano rossastre mentre il cono si mantiene eretto. Successivamente i coni assumono una posizione a 45° e poi diventano penduli. La produzione di semi inizia quando l’albero ha circa 20 anni. I coni maturano in agosto assumendo una colorazione scura, e la disseminazione avviene in settembre e continua durante tutto l’inverno. L’appartato radicale è forte e anche se non scende in profondità come in altri congeneri rende la pianta comunque molto resistente ai venti. L’accrescimento è molto lento (circa 50 cm nei primi 5 anni).
picea pungens

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Clima e terreno

coni picea pungens in aprileL’Abete del Colorado è presente in Italia solo come specie ornamentale. Cresce anche su suoli poveri, da sabbiosi a argillosi, con un pH da neutro a acido e persino molto acido. Richiede pieno sole e un clima montano, fresco, con estati piovose. Non tollera eccessivo ombreggiamento. Le condizioni ottimali prevedono terreni con umidità abbondante oppure suoli profondi in mancanza dei quali la sua stabilità nei confronti dei venti cala sensibilmente. Non sopporta l’inquinamento atmosferico, e le piogge acide gli causano avvelenamento da alluminio. Soffre le gelate tardive. Indicativamente la media delle minime di gennaio non deve superare i -11°C (ma la pianta è del tutto rustica comunque), mentre la media delle massime in luglio non deve eccedere i 22°C. Resiste a aridità, insolazione e gelo più di qualsiasi altro congenere.

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Impianto e tecniche di coltivazione

La propagazione dell’Abete del Colorado avviene per seme o dopo vernalizzazione, in primavera, o subito dopo la raccolta in autunno, in contenitori mantenuti in serra fredda. La germinazione avviene in leggera ombra e i semenzali vanno ripicchettati appena possibile in vasetti singoli mantenuti in serra durante il loro primo inverno. L’impianto deve avvenire quando la pianta non è troppo alta (meno di 90 cm), pena il non corretto ancoramento e sviluppo dello’apparato radicale dell’albero. In alternativa si può procedere per propagazione vegetativa, con talee semilegnose lunghe 5-8 cm in agosto che radicheranno la primavera successiva dopo un inverno trascorso al riparo dal gelo, oppure con talee legnose lunghe 5-10cm in settembre- ottobre che radicheranno l’autunno seguente. Le cultivar vengono propagate per innesto. L’Abete del Colorado ha moltissime cultivar interessanti, anche nane e/o striscianti, utilizzabili in contesti medio piccoli. In ragione di questo fatto e tenendo conto dell’estrema lentezza della sua crescita l’Abete del Colorado è uno degli abeti più indicati per quegli amanti delle conifere che vivano in città. E’ comunque necessario tenere presente che un albero in posizione sfavorevole non è mai esteticamente al suo meglio. Se possibile vanno risparmiate alla pianta posizioni in zone troppo inquinate, ristrette, aride, ombreggiate. Ideale come esemplare isolato in mezzo a un grande prato, oppure affiancato a altre conifere con cui il colore del suo fogliame o la sua tessitura possano contrastare piacevolmente. Molto bello se usato come sfondo di un mixed border di erbe dalla colorazione rossa e/o fioriture dai toni sgargianti, o addirittura in un contenitore con erica o altre perenni idonee su un ampio terrazzo.


Parassiti e malattie

Purtroppo esistono molti parassiti che possono danneggiare varie parti dell’Abete del Colorado, dagli aghi che vengono divorati dall’interno da insetti minatori del genere Choristoneura ( e se sono attacchi seri possono uccidere la pianta), ai coni o ai semi in via di sviluppo, per finire con radici e rametti. La pianta è sensibile anche alla ruggine e agli afidi.


Abete del Colorado: Varietà

Tra le numerose cultivar della pianta ricordiamo:

“Argentea” a aghi argentati

“Aurea” a fogliame dorato

“Bakeri” con aghi più lunghi e dalla sfumatura bianco-blu

“Compacta” a portamento appiattito, nana

“Glauca” nome generico dato a tutte le varietà a fogliame glauco, cioè verde-bianco

“Glauca pendula” habitus piangente, fogliame come sopra

“Fastigiata” a portamento eretto e colonnare


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