Acero saccarino

Generalità

L’acero saccarino, denominato anche acero argenteo o acero bianco, appartiene alla famiglia delle Acereacee, al genere Acer ed alla specie saccharinum. È un albero di dimensioni piuttosto grosse, caratterizzato da una crescita molto veloce, alto 20-30 m, con una chioma tendenzialmente tondeggiante, la quale può espandersi fino a 10 m in larghezza. Le radici principali sono superficiali ed espanse, mentre quelle secondarie tendono a svilupparsi in profondità. Il fusto è eretto, piuttosto corto e ramificato, la corteccia è di colore grigio e finemente fessurata in senso longitudinale. Le foglie sono caduche, opposte, provviste di un lungo picciolo, lunghe 10-15 cm e larghe fino a 12 cm, con 5 lobi palmati, ognuno di essi è dentato al margine, verdi chiare superiormente, mentre la pagina inferiore è pelosa e di color argento; generalmente in autunno le foglie si colorano di giallo, talvolta anche di rosso-arancio. I fiori sono ermafroditi o unisessuali, di piccole dimensioni, di un colore giallo tendente al verde e riuniti in infiorescenze a corimbo. La fioritura avviene a fine inverno, prima dell’emissione delle foglie. Il frutto è una samara costituita da due semi alati che tendono quasi a sovrapporsi, lunghi complessivamente 3-5 cm, mentre i soli semi sono tondeggianti con un diametro inferiore ad 1 cm e maturano durante l’estate. Il legno è leggero ed è impiegato per mobili, imballaggi e sfogliati.
albero di acero saccarino

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Clima e terreno

L’acero bianco preferisce i climi temperati, però si adatta anche a quelli caratterizzati da inverni rigidi in quanto sopporta temperature di parecchi gradi al di sotto dello zero. Rispetto agli altri aceri ha delle maggiori esigenze di luminosità, infatti le esposizioni migliori sono gli ambienti completamente soleggiati, però riparati dal vento perché il legno dell’acero saccarino è fragile, per cui particolarmente soggetto a rotture. In fatto di terreno è una specie molto adattabile, è l’acero che si sviluppa meglio sui suoli compatti, umidi e soggetti ai ristagni idrici, comunque vegeta bene anche su terreni acidi e salini, mentre non gradisce quelli sabbiosi troppo permeabili. L’acero argenteo è originario delle aree nord-occidentali del nord America, attualmente è diffuso in tutta Europa ed anche nell’America meridionale.

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Varietà

La cultivar più importante di acero saccarino è Pyramidale, un albero alto fino a 20 m, con una parte aerea abbastanza densa e di forma piramidale. Rispetto alla specie risulta maggiormente sensibile ai terreni salini, si sviluppa meglio negli ambienti parzialmente ombreggiati e possiede dei fiori di colore rosso, per cui più decorativi dal punto di vista ornamentale. Essendo interfertile con l’acero rosso (Acer rubrum), l’acero argenteo è stato incrociato con questo ottenendo Acer x freemanii, un albero di rapido sviluppo, con radici meno invasive dell’acero bianco ed un legno più resistente.


Impianto

La propagazione avviene per seme e per talea, in quest’ultimo caso si ottengono esemplari identici alla pianta madre; l’impianto si effettua ad inizio autunno oppure a nel mese di marzo. Nel caso della messa a dimora nei parchi pubblici, considerando anche le notevoli dimensioni che l’albero raggiunge in fase adulta, le piante devono essere distanziate tra loro almeno 7-8 m, in quanto le radici esplorano il terreno oltre le dimensioni della chioma. Una singola pianta messa a dimora in un giardino necessita di una porzione di terreno di almeno 9-10 mq per svilupparsi indisturbata.


Tecniche di coltivazione

L’acero saccarino viene coltivato a scopo ornamentale nei parchi pubblici, nei giardini come esemplare isolato, come bonsai e per la formazione di alberature stradali in quanto ha una buona tolleranza all’inquinamento atmosferico. Le operazioni di potatura consistono nell’eliminazione di rami secchi, danneggiati, con angolo d’inserzione troppo ampio in quanto soggetti a rotture e di eventuali rami posizionati in basso nel caso delle alberature stradali; è sconsigliato effettuare tagli grossi in quanto l’acero bianco fatica a cicatrizzare. La concimazione si esegue durante all’impianto apportando del letame maturo, negli anni seguenti, qualora fosse necessario, si distribuisce del concime complesso a lenta cessione alla ripresa vegetativa. L’acero argenteo necessita di irrigazioni durante la stagione estiva in quanto generalmente teme la siccità, considerando che predilige gli ambienti umidi; è consigliabile ricorrere a cultivar tolleranti la siccità nelle zone particolarmente calde e caratterizzate da terreni piuttosto leggeri.


Acero saccarino: Parassiti

L’acero saccarino è una pianta abbastanza attaccata dai parassiti, la malattia fungina più pericolosa è la verticillosi, la quale si instaura nel sistema vascolare provocando il disseccamento dei rami e,nel peggiore dei casi, la morte della pianta. Tra gli insetti si ricordano un coleottero xilofago che, scavando gallerie negli organi legnosi dell’albero, può provocare disseccamenti dell’intera pianta, e gli afidi; in quest’ultimo caso un attacco massiccio può causare la completa defogliazione dell’albero, per cui si effettuano trattamenti chimici se viene superata la soglia d’intervento. Per contrastare il coleottero il metodo di lotta più efficace consiste nell’eliminazione delle piante attaccate.


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  • acero albero Gli aceri sono in genere alberi di media grandezza, anche se questo genere, appartenente alla famiglia delle Sapindacee,
    visita : acero albero

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