In Italia il Farnetto è presente da 0 fino a 1300 m sul livello del mare, in boschi di pianura e di collina, a clima temperato, con preferenza per i terreni acidi o sub acidi fertili e profondi. La sua presenza è accertata nella Maremma toscana, Umbria, Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. Dal punto di vista fitoclimatico il Farnetto è presente dal Lauretum al Castanetum, insieme a Cerro e Roverella, a volte in faggete. Nonostante la sua straordinaria velocità di crescita (è secondo solo al Castagno se governato a ceduo) ha problemi di rinnovo nella nostra penisola, poiché risente della competizione per la sua nicchia ecologica. Non tollera il terreno calcareo.
La propagazione avviene come sempre per seme, la ghianda germina subito e prima dell’inverno ha già formato il fittone. La primavera successiva la plantula si presenta già con un fusticino e foglie pubescenti e rosate simili a quelle delle plantule di Roverella. Dato il suo apparato radicale la messa a dimora va effettuata il prima possibile, evitando trapianti tardivi. Il Farnetto è una pianta maestosa e di grande valore ornamentale, ragion per cui viene utilizzata in parchi, alberature stradali, grandi giardini.
Il parassita principale della Gleditsia t. è la Homadaula anisocentra, una falena che ne rovina le foglie, ma non si hanno notizie della sua presenza in Italia (il lepidottero è originario della Cina e da lì si è diffuso in America nel 1940). Acari, galle e cancro possono deturparla. Inoltre lo Spino di Giuda viene infestato dalla Per quanto riguarda la Cecidomia dell'acacia spinosa (Dasyneura gleditchiae), la sua infestazione si manifesta con caratteristiche galle rossastre sulle foglie. E’ interessante notare che la Gleditsia viene coltivata negli uliveti biologici della Puglia proprio per attirare l’antagonista entomofago della Dasyneura, cioè l’Eupelmus urozonus, che parassitizza sia la cecidomia che la mosca dell’ulivo, soprattutto in estate e autunno.
Il legno del Farnetto ricorda quello della altre querce caducifoglie, ma è meno pesante di quello della Rovere e con l’ alburno più ampio a causa del forte accrescimento e della grande superficie fogliare (la superficie dell'alburno rispetto a quella del duramen nel legno è direttamente proporzionale alla superficie fot sintetizzante della pianta). Viene usato per mobili, doghe di botti, costruzioni navali, traversine ferroviarie se di seconda scelta. E’ un buon combustibile e produce ottima carbonella.
Il Farnetto può ibridizzarsi con Quercus macranthera del Caucaso asiatico. Tra le varietà segnaliamo Quercus frainetto “Schmidt” ad habitus piramidale e crescita vigorosa, molto resistente alla siccità e adattabile, con foglie grandi dai lobi molto profondi e simmetrici. E’ più resistente agli attacchi fungini rispetto alla specie tipo. Quercus frainetto “Trump” con foglie molto grandi e chioma globosa.
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