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Lo Spino di Giuda si adatta a terreni calcarei, molto poveri e sabbiosi, ma ama quelli sciolti e ben drenati. Tollera il vento, la salsedine, la siccità e l’inquinamento atmosferico. Preferisce un’esposizione in pieno sole, ma non ha problemi anche in mezzombra. Il suo areale di distribuzione va da 0 a 500 metri sul livello del mare. In Italia si è naturalizzato in tutto il Nord e nelle Marche, oltre a Lazio, Molise e Puglia. Pianta a crescita rapida e relativamente longeva, (100-150 anni), si adatta a molti ambienti e tollera il freddo, la salsedine e l'inquinamento.
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La moltiplicazione della Gleditsia t. avviene per seme, dato che la pianta ne produce moltissimi e che l’accrescimento è molto rapido, oppure per talea semilegnosa in primavera. Anche se è una pianta molto tollerante al freddo l’impianto va fatto in primavera per far accrescere e acclimatare l’esemplare prima dell’arrivo dell’inverno.
La resistenza alle avversità ambientali fa della Gleditsia t. una pianta ideale per alberature stradali anche nelle zone marittime. Data la velocità di accrescimento le sue cultivar inermi (senza spine) sono l’ideale per nuovi parchi o giardini anche privati, laddove sia necessario ottenere in fretta aree ombreggiate. Può essere coltivata in grandi contenitori su terrazzi anche perché non teme i rinvasi e i trapianti. Di solito si concima con stallatico maturo.
Il parassita principale della Gleditsia t. è la Homadaula anisocentra, una falena che ne rovina le foglie, ma non si hanno notizie della sua presenza in Italia (il lepidottero è originario della Cina e da lì si è diffuso in America nel 1940). Acari, galle e cancro possono deturparla. Per quanto riguarda la Cecidomia dell'acacia spinosa (Dasyneura gleditchiae), la sua infestazione si manifesta con caratteristiche galle rossastre sulle foglie. E’ interessante notare che la Gleditsia viene coltivata negli uliveti biologici della Puglia proprio per attirare l’antagonista entomofago della Dasyneura, cioè l’Eupelmus urozonus, che parassitizza sia la cecidomia che la mosca dell’ulivo, soprattutto in estate e autunno.
Il legno della Gleditsia t. è di elevata qualità e marcisce molto lentamente (ragion per cui in Nord America viene usato per le traverse ferroviarie o per i pali). Esiste un mercato di nicchia per mobilio prodotto con il suo legno. In passato le spine dell’albero venivano usate come chiodi.
Esistono varietà prive di spine della pianta dette Gleditsia triacanthos inermis, derivate da alberi spontanei presenti in natura. Ricordiamo inoltre Gleditsia triacanthos “Ruby Lace”, molto ornamentale con le foglie giovani color rosso rubino che contrastano piacevolmente con quelle più vecchie color verde-bronzo. La Gleditsia triacanthos “Sunburst” ha le foglie giallo intenso in primavera che virano al verde in estate.
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