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Benchè praticamente tutte le piante attraversino una fase di fioritura, non tutte vengono classificate (ufficiosamente, non scientificamente insomma) come piante da fiore; bisogna dire che molto influisce l’estetica della pianta e dei fiori stessi perché ciò avvenga. In effetti lo scopo del fiore è quello della riproduzione sessuale della pianta: innanzitutto custodisce e proteggi gli organi sessuali dell’esemplare a cui appartiene ed allo stesso tempo contribuisce con colori e profumi ad attirare gli insetti ed i piccoli animali che provvederanno ad impollinare ed inseminare altri esemplari, permettendo al ciclo di vita di continuare. Quasi come fossimo un’ape, anche noi umani siamo attirati dal tripudio di colori e profumi delle piante da fiore e pertanto amiamo circondarcene. Per scoprire le più belle piante da fiore basterebbe o un giro fisico da un fioraio oppure un giro virtuale sul web; per fortuna siete capitati al posto giusto su giardinaggio.org: le piante da fiore più conosciute sono la rosa, l’orchidea, il tulipano, la margherita, la begonia, il crisantemo, la gardenia, la gerbera. In realtà ce ne sono tante altre, ma sarebbe impossibile elencarle tutte anche perché esse variano a seconda delle zone del mondo, a causa del clima, delle diverse tradizioni e della diversa cultura.
Tilia cordata "Greenspire" (Tiglio) [H. 60-80 cm.] |
Limitandoci alle abitudini ed ai gusti floreali delle nostre latitudini, possiamo citare l’orchidea come una delle regine del mercato floreale; essa non solo si vede ai primi posti come vendita ed apprezzamento del singolo fiore (ovvero quando includiamo il fiore in una composizione a bouquet o mazzo), ma è ai vertici anche per la vendita dell’intera pianta come pianta da fiore, per caratteristiche che ora vediamo. L’orchidea infatti ha dalla sua una ottima longevità, coadiuvata dalla più che buona adattabilità al clima classico dei nostri appartamenti, che le permette appunto di non soffrire e di prolungare per mesi o addirittura anni (se si è davvero bravi nella sua cura) sia la vita che le fioriture. Essa è originaria delle zone tropicali del sud-est asiatico ma possiamo sentirci sicuri nell’affermare che nessuno di noi possiede in casa una orchidea “pura” come potremmo trovarla in quelle zone: il suo mercato è cominciato secoli fa e da allora i più esperti botanici hanno escogitato intrecci incredibili per creare specie ibride con caratteristiche di dimensione, colore, longevità e resistenza climatica adatte al commercio mondiale. In breve, oggigiorno in commercio ci sono solo orchidee ibride, tanto che esistono gruppi di appassionati che cercano nei luoghi d’origine le orchidee native “avvistandole”.
Il fiore di orchidea è quindi una delle stelle più splendenti nel firmamento floreale mondiale; esso riesce ad incantare per via di una forma tutt’altro che semplice, con una sorta di petalo degradato a proteggere ed esaltare la parte centrale (quella degli organi riproduttivi). Tra le migliaia e migliaia di specie di orchidea, ibride e non, si possono trovare tantissime forme e dimensioni diversi sia di questa che di altre parti della pianta di orchidea: ci sono le varianti cromatiche che vedono sia i colori a tinta unita (si va dal classico bianco ai nuovissimi fucsia, blu ecc.) che le varietà screziate (anche qui una ibridizzazione spinta ha portato ad esempio ad orchidea leopardate), poi ci sono le varianti in dimensione che giocano sia sull’altezza della pianta e sia sul numero di fiori che può portare (generalmente basso). In generale al fiore di orchidea viene associato un significato che va verso la purezza e pertanto le specie più vendute sono quelle dalla colorazione chiara ed a tinta unita; le applicazioni maggiori sono quelle del comparto ecclesiastico, dove l’orchidea, insieme al giglio, gioca un ruolo da simbolo in occasioni come il battesimo, la comunione, il matrimonio in cui si vuole appunto risaltare la purezza del momento.
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