Alberi secolari

Gli alberi secolari: monumenti viventi

Gli alberi sono fondamentali per il nostro ecosistema e per la biodiversità, rilasciano ossigeno e immagazzinano anidride carbonica, con il loro apparato radicale regolano il flusso idrico proteggendo il territorio dall'erosione del suolo e dalla siccità, sono nutrimento e rifugio per centinaia di specie animali e vegetali. Gli alberi secolari sono essi stessi un ecosistema completo.Per noi gli alberi sono una preziosa risorsa grazie al legname, ai fiori e ai frutti che producono. Ultimo ma non meno importante il non indifferente numero di turisti e visitatori di parchi, giardini, aree naturali e l'introito che deriva dal turismo.Cosa sarebbero i nostri parchi, i nostri meravigliosi giardini e le foreste che hanno reso possibile la nascita e il prosperare di città, regioni e Paesi senza la presenza maestosa degli alberi? Senza di essi la nostra cultura e la nostra storia non avrebbero potuto progredire.
Quercia secolare

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Gli alberi secolari nel mondo

Viale alberi secolari In Gran Bretagna una quercia millenaria è visitata ogni anno da migliaia di turisti nel cuore della Foresta di Sherwood. La tradizione vuole che Major Oak, questo il suo nome, abbia dato riparo al mitico Robin Hood.In Australia l'esemplare che è ritenuto dagli esperti botanici l'albero secolare più antico del mondo con i suoi stimati 10.000 anni di età è un eucalipto nativo che raggiunge i 70 metri di altezza. Il suo primato è conteso da un Abete rosso che vive in Svezia: la datazione al carbonio 14 delle sue radici ha rivelato un'età superiore agli 8.000 anni.In Russia una quercia ha raggiunto i 600 anni di età. Questo albero secolare era già nato all'epoca di Ivan il terribile, ha superato l'invasione napoleonica e la Rivoluzione d'Ottobre ed è sopravvissuto a entrambi i conflitti mondiali, per arrivare indenne fino ai giorni nostri.In Germania un tiglio millenario chiamato Tanzlinde o Albero della danza è il protagonista di feste e riunioni di tutta la comunità di Steinfurt. La sua chioma è talmente estesa da dover essere sostenuta da pali e impalcature.

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    Gli alberi secolari in Italia

    Albero Latifolie Secondo il primo censimento del Corpo Forestale dello Stato che ha avuto luogo nel 1982 l'Italia possiede un grande patrimonio di alberi secolari. Sono infatti circa 22.000 gli alberi classificati come di notevole interesse e oltre un migliaio possono vantare secoli di anzianità. Le specie più rappresentate sono Latifolie e appartengono alle famiglie della Quercia e del Faggio (Fagus), in maggioranza Roverella (Quercus pubescens Willd), Mattuschka (Quercus petrea), Rovere (Lieblein), Cerro (Quercus cerris L.), Farnia (Quescus robur L.), Fragno (Quercus trojana Webb.) oltre ad alcune specie di querce sempreverdi quali il Leccio (Quescus ilex L.) e la Sughera (Quercus suber L.) tipiche delle aree mediterranee.Il primato di longevità tra gli alberi secolari italiani spetta ad un ulivo selvatico (Olea europaea oleaster) che ha raggiunto la ragguardevole età di 3500 anni, un progenitore dell'ulivo e oggetto di studio da parte dei ricercatori. Ancora oggi l'olivastro di San Baltolu di Lulas in provincia di Sassari offre riparo con la sua chioma che raggiunge una circonferenza di circa 23 metri alle greggi al pascolo, e lo fa dall'epoca della costruzione dei primi nuraghi.


    Alberi secolari: Gli alberi secolari: gli ulivi della Puglia

    Ulivi in PugliaIn Puglia gli ulivi centenari hanno un valore inestimabile: l'olio extravergine di oliva è una delle eccellenze alimentari della Regione, e presto diventeranno Patrimonio dell'Umanità con il riconoscimento da parte dell'Unesco. Negli ultimi decenni la vita degli ulivi pugliesi non è stata facile: lo sradicamento e il trapianto come alberi ornamentali in parchi e giardini privati, l'abbattimento senza controllo degli uliveti per fare spazio alla costruzione di impianti eolici e fotovoltaici e non ultima la Legge ammazza-ulivi, proposta come soluzione alla minaccia del batterio killer Xylella fastidiosa, poi rivelatasi infondata.Fortunatamente la situazione degli ulivi del Salento è migliorata, grazie all'impegno della comunità e del Ministero delle Politiche Agricole che si sono mobilitatati per salvaguardare questi alberi secolari, vere e proprie opere d'arte naturali.



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