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Nella mitologia greca, Dafne era una ninfa che viveva presso fiumi e ruscelli. Dotata di grazia e bellezza, fu notata dal dio del sole Apollo, che se ne innamorò perdutamente arrivando al punto di inseguirla tra i boschi. Intenzionata a non cedere all’amore di Apollo e spaventata dalla sua insistenza, Dafne supplicò gli Dèi affinché la salvassero dal petulante dio. Avendo pietà della giovane ninfa, gli Dèi accolsero le sue preghiere e la trasformarono in un albero di alloro. In greco Dafne significa lauro, che sta ad indicare appunto la pianta di alloro, essenza in cui venne trasformata la ninfa. Sebbene vi siano diverse versioni di questo mito, la leggenda vuole che da allora il dio Apollo rese la pianta sempreverde, indossandone sovente una corona sul capo, ad indicare appunto il suo amore, mai sopito, per Dafne.
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L’alloro (nome scientifico Laurus nobilis) è un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauraceae, originario del bacino Mediterraneo. È una pianta rustica, può raggiungere e superare i 10 metri d'altezza e si adatta molto bene a vari tipi di terreno; in molte zone cresce spontanea. Il tronco e i rami sono verde scuro, talora nerastri, e le foglie (lucide sulla pagina superiore e opache in quella inferiore) ovali e di natura coriacea. I fiori sono gialli e compaiono in primavera, disposti ad ombrello su ampie infiorescenze. A maturità ultimata, i frutti somigliano a piccole bacche nere. La parte più utilizzata della pianta sono le foglie, fresche o essiccate, che emanano un intenso aroma e con le quali si condiscono numerosi piatti tradizionali. Si usano inoltre per la realizzazione di decotti, unguenti e altri preparati terapeutici. Le foglie e le bacche di alloro contengono infatti numerosi oli essenziali (come il geraniolo, l’eucaliptolo, il cineolo, nonché l’acido laurico), utili per curare o contrastare molti disturbi legati all’apparato gastro-intestinale.
Andare alla scoperta dell’alloro è, oltre che piacevole, interessante sotto diversi aspetti. Non rappresenta solo un tipico ingrediente e condimento (di fatto viene coltivato principalmente per questo motivo), ma è dotato di molte proprietà curative, anti cancro e lenitive. I semi e le foglie contengono la maggior concentrazione di oli essenziali, vitamine A, B e C e sali minerali, utili contro coliche, meteorismo, bruciore e dolore di stomaco, nausea, cura degli stati febbrili, reumatismi e traumi vari del sistema muscolo-scheletrico. L’acido laurico, presente nelle foglie, funziona da repellente contro insetti e diversi tipi di artropodi. La coltivazione dell’alloro è decisamente semplice, dal momento che non richiede condizioni climatiche particolari. Si può piantare per talea, ma teme le forti gelate (in zone poco temperate è utile coprirlo in inverno). Anche se si tratta di un albero, potature annuali portano questa specie a fungere da siepe o muro di cinta, impedendogli di raggiungere altezze elevate.
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