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Quasi tutte le varietà di cotonaster sono rustiche e presentano un'elevata resistenza alle temperature al di sotto degli zero gradi centigradi. Possono essere piantate sia in terreni acidi che in quelli più basici ma deve essere prestata particolare attenzione ai ristagni d'acqua. Si adattano a qualsiasi condizione climatica e anche se messe a dimora in terreni poveri di sostanze nutritive, sopravvivono regalando ottime fruttificazioni. Il cotonaster è la pianta perfetta da collocare sui balconi di abitazioni ubicate nei centri urbanizzati perché l'inquinamento non ha alcun effetto sulla sua salute. Preferisce di gran lunga l'esposizione ai raggi diretti del sole mentre l'ombra completa inibisce il suo corretto sviluppo. Il suo apparato radicale è delicato perciò non ama i trapianti.
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La pianta di cotonastro non ha bisogno di frequenti potature. Tuttavia è buona pratica ridurre i rami troppo lunghi per dare all'arbusto una forma più elegante e meno sparuta. Inoltre una pianta troppo voluminosa tende a fruttificare meno e nel corso degli anni potrebbe addirittura smettere di produrre le caratteristiche bacche rosse. Per quanto riguarda la moltiplicazione, deve essere effettuata con le talee semi legnose. Vanno prelevate durante la stagione autunnale e subito messe a dimora in vasi piccoli riempiti con un terriccio ricco di sostanze nutritive e dotati di un eccellente drenaggio. Si può adoperare anche la tecnica della propaggine interrando un rametto dopo aver praticato sulla corteccia almeno un paio di incisioni alla fine di settembre.
Le malattie di tipo fungino così come gli attacchi parassitari non sembrano interessare particolarmente questa pianta altamente decorativa. Tuttavia esiste un nemico molto temibile che in poco tempo può distruggere una pianta già ben radicata e con qualche anno di vita alle spalle: il colpo di fuoco batterico. Si tratta di una batteriosi che interessa la maggior parte delle rosacee soprattutto nella zona del Trentino Alto-Adige, del Veneto e dell'Emilia Romagna. Si manifesta prima sulle foglie con caratteristiche necrosi aventi forma rettangolare con il vertice in direzione del piccoli. i fiori diventano neri e i frutti, se presenti, iniziano poco a poco ad avvizzirsi. Non c'è cura per questa malattia ma si possono effettuare periodici cicli di profilassi.
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