Kalanchoe beharensis

L'irrorazione

Questo arbustivo sempreverde proviene unicamente dal continente africano, e più precisamente dal Madagascar, e fa parte del grande e polimorfo gruppo familiare delle Crassulaceae. La pianta è conosciuta per il ritto portamento ed il tipico fogliame, ricoperto da compatta peluria, e di norma risulta impiegata a decorazione all'interno delle dimore. Andrà costantemente bagnata durante le stagioni primaverile e soprattutto estiva, a cadenza anche ravvicinata nel tempo, mentre le annaffiature scemeranno notevolmente durante i restanti periodi dell'anno, sino ad interrompersi del tutto in pieno inverno. Occorrerà in ogni caso procedere agli irroramenti soltanto qualora la terra si mostri completamente secca e prosciugata, onde evitare pozze e stagnazioni assai pericolose per le radici della Kalanchoe beharensis.
Kalanchoe beharensis

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La coltivazione

Kalanchoe <em>beharensis</em> recipiente La Kalanchoe beharensis troverà di norma adeguata e lusinghiera sistemazione in recipiente negli interni di case e edifici, tuttavia non sarà da escludere l'alloggiamento in aiuole e spazi verdi. In ogni caso, andrà opportunamente munita di terreno sufficientemente fertile, morbido e poco compatto, con aggiunta di materiali sabbiosi o ghiaiosi idonei ad assicurare il corretto drenaggio. Con l'arrivo dei primi tepori primaverili il sempreverde potrà essere periodicamente sottoposto ad operazioni di rinvaso, anche se, per la conformazione peculiare delle sue radici, non avrà di norma l'urgenza di essere ricoverato in contenitori via via più dimensionati. Neppure opere di potatura saranno strettamente necessarie per l'esotico arbustivo, risultando più che sufficiente la semplice rimozione delle foglie lacere ed avvizzite.

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La fertilizzazione

Orecchia di elefante fiore Posta in opportuno contenitore o sistemata in piena terra all'aperto, avrà bisogno di appropriata concimazione per ricevere i necessari nutrienti. La fertilizzazione andrà concentrata e massimizzata nella stagione calda, dall'inizio del periodo primaverile sino al settembre inoltrato, mentre verrà opportunamente contenuta e finanche sospesa per la restante parte dell'anno. Dovranno utilizzarsi di propensione fertilizzanti a natura liquida, disciolti nell'acqua di irrorazione, purché specifici per la pianta e contenenti buona presenza di componenti fosforiche e potassiche, oltre che i vari microelementi quali il manganese ed il ferro. Potranno essere impiegati, con frequenza ovviamente più diradata, anche fertilizzanti granulari di natura solida, il cui rilascio sia differito e protratto nel tempo.


Kalanchoe beharensis: Esposizione e patologie

Piante giardino Ovunque sia la sistemazione prescelta, l'arbustivo sempreverde andrà collocato in un habitat fortemente illuminato, anche con esposizione diretta ai raggi del sole per alcune ore della giornata. Amerà condizioni climatiche calde o miti, mentre la sua crescita e la stessa fioritura risulteranno negativamente influenzate da temperature che dovessero scendere al di sotto dei 10 - 15°C. La pianta da ornamento, infine, potrà essere sottoposta ad insidie di muffe e patologie fungine, dovute ad un eccesso di innaffiature, e all'attacco di insetti e parassiti, tra cui si evidenzia la cocciniglia. Ove capitasse l'ultima evenienza, occorrerà prontamente provvedere a rimuoverli, lavando l'arbusto con sapone o altri adatti detergenti e procedendo all'eliminazione manuale, se possibile, oppure usando specifico insetticida.



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