Coltivare l'aglio

Coltivare aglio: quanto irrigare

Per coltivare aglio in maniera corretta bisogna porre particolare attenzione al capitolo dell'annaffiatura. Soprattutto per la coltivazione effettuata direttamente a dimora nell'orto, non bisognerebbe intervenire se non strettamente necessario. L'aglio, infatti, è una pianta che si sviluppa sia nella parte aerea che sottoterra ma è proprio il bulbo, interrato, ad essere esposto a malattie dovute al marciume. Le precipitazioni naturali, quindi, dovrebbero essere più che sufficienti. Il ragionamento varia, ovviamente, a seconda della situazione stagionale e della posizione geografica. Terminata la primavera, quando le piogge non sono intense, l'aglio potrebbe trarre beneficio dall'annaffiatura poiché in questo periodo ingrossano i bulbi. Quando la parte aerea inizia a seccarsi, per non pregiudicare il raccolto, bisogna cessare le irrigazioni.
Sistemazione bulbi

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Come coltivare l'aglio

Conservazione aglio La coltivazione dell'aglio, generalmente, si fa a partire dagli spicchi, piantandoli direttamente in pieno campo rivolti verso l'alto, in modo da favorire la crescita della parte aerea. Per provare basta prendere un comunissimo aglio da cucina e lasciarlo un po' di tempo aperto, notando che spunterà la parte verde. Gli spicchi germoglieranno e radicheranno solo se vengono separati dal bulbo. La profondità ottimale per piantare l'aglio sono circa 3 cm, procedendo semplicemente con l'accortezza di collocare la parte germogliata in alto. Volendo destinare un angolo del nostro orto alla coltivazione dell'aglio, procederemo a piantarlo a 15cm uno dall'altro, distanziandolo di 30-40cm tra le file. L'aglio può essere piantato dal mese di Novembre, per un raccolto primaverile, fino al mese di Marzo.

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Concimazione e terreno

Coltivazione aglio Nella coltivazione dell'aglio più che altro è importante scegliere il giusto terreno. Per ottenere bulbi sani e perfetti, l'ideale è un terreno già fertile e molto leggero, con un'ottima capacità di assorbimento delle precipitazioni atmosferiche. Anche la concimazione deve essere fatta in modo attento, evitando l'aggiunta di concimi organici che potrebbero provocare marciumi rovinando irrimediabilmente il raccolto. L'ideale sarebbe procedere dopo una precedente coltivazione, per esempio come rotazione successiva a legumi o oltre verdure. In questo modo avremo un terreno fertilizzato molto tempo prima ed eventualmente aggiungeremo soltanto concimi minerali. In fase di coltivazione, una o due volte durante la crescita delle piante di aglio, può essere raccomandato l'impiego di un concime a base di azoto.


Coltivare l'aglio: Esposizione, malattie, rimedi

Parte aerea della pianta L'aglio è una pianta molto resistente che, per crescere bene, necessita soltanto di almeno un paio d'ore di luce solare diretta. La temperatura media per la coltivazione si aggira tra i 12°C e i 25°C. La vicinanza e la consociazione dell'aglio possono giovare ad altre piante per respingere alcuni insetti ma anche l'aglio può essere attaccato da malattie e parassiti. La peronospora appare con una colorazione grigia sulla parte aerea della pianta, presentando anche diffuse macchie. Può essere utile ricorrere al rame per evitare che si diffonda fino al bulbo dell'aglio. Anche la ruggine, caratterizzata dalle tipiche macchie gialle, ha lo stesso rimedio con un trattamento a base di rame. Altri tipi di muffe e di marciumi possono essere dovuti ad un'esagerata irrigazione e si raccomanda, in questo caso, di correggere semplicemente la pratica.


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