Carpino bianco - Carpinus betulus

Generalità

Il carpino bianco appartiene alla famiglia delle Betulacee, al genere Carpinus ed alla specie betulus. È un albero di grosse dimensioni, alto fino a 20-25 m, caratterizzato da uno sviluppo lento, da una longevità piuttosto breve, infatti sopravvive al massimo per 150 anni, da una forte attitudine pollonifera e da una chioma ovale e densa in grado di raggiungere un’ampiezza di 10 m. Il tronco è storto e ramificato, nei giovani esemplari la corteccia è liscia, sottile e di un colore marrone tendente al grigio, mentre negli alberi adulti è scanalata. Le branche primarie sono tendenzialmente assurgenti, mentre i rametti assumono un portamento pendulo; le gemme sono lunghe 1 cm ed appressate sui rami. Le radici sono sviluppate in profondità, mentre crescono poco in larghezza. Le foglie sono caduche, alterne, ovali, lunghe 5-10 cm, con apice appuntito, brevemente picciolate, dentate al margine, con nervature ben evidenti, pelose inferiormente e di color verde chiaro sulla pagina superiore; in autunno il fogliame assume una colorazione giallo-arancione e, una volta secco, rimane attaccato alla pianta durante l’inverno. I fiori sono unisessuali, portati sulla stessa pianta e riuniti in amenti penduli costituiti da numerose brattee, quelli maschili sono lunghi fino a 4 cm, privi di petali, solitari su ogni brattea ed emessi sui rami di un anno, mentre quelli femminili sono più corti e portati a due a due sulle brattee e si originano sui germogli. La fioritura si verifica in primavera, l’impollinazione è anemofila. I frutti sono costituiti da brattee pendule costituite da tre lobi, ogni brattea contiene un seme.
carpinus betulus

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Clima e terreno

Il carpino bianco preferisce i climi temperati, però si adatta anche a quelli caldi e freddi in quanto sopporta le alte temperature estive e gli inverni rigidi, inoltre resiste anche a vento e gelate tardive. Le esposizioni migliori sono gli ambienti completamente soleggiati, però vegeta bene anche nelle aree parzialmente ombreggiate. Il carpino bianco predilige i terreni sciolti, freschi, fertili, profondi, moderatamente umidi, neutri, subacidi e ben drenati, si adatta anche ai suoli moderatamente calcarei, mentre non gradisce quelli troppo compatti in quanto risultano soggetti ai ristagni idrici. Questa specie è originaria dell’Europa e del Medio Oriente, nel nostro Paese è presente fino ai 1000 m di altitudine (isole escluse), dove forma dei boschi misti al faggio, al frassino ed al cerro, mentre in pianura cresce in associazione alla farnia.

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    Varietà

    Le cultivar di carpino bianco si distinguono tra loro principalmente in base al portamento dell’albero. La varietà Pyramidalis in fase giovanile ha un portamento colonnare, una volta adulta raggiunge i 15 m d’altezza e una larghezza di 7-8 m, con una chioma piramidale e compatta, a differenza della specie le foglie cadono a terra in inverno. Questa cultivar è molto utilizzata per formare siepi, barriere frangivento ed alberature stradali. La varietà Frans Fontaine è alta 10 m e larga 3 m, è caratterizzata da un portamento colonnare, anche arbustivo, e dalla presenza dei soli fiori maschili; la cultivar Purpurea è particolare per il colore rosso-violaceo di foglie e germogli nella stagione primaverile.


    Impianto

    La propagazione del carpino bianco avviene per seme, mentre le cultivar si moltiplicano per innesto. La semina viene fatta in semenzaio, l’anno successivo si trasferiscono in vivaio dove permangono per almeno 3-4 anni. L’impianto delle piante in zolla si effettua in autunno oppure ad inizio primavera. Per la messa a dimora nei parchi pubblici si utilizzano piante alte 3 m, aventi una circonferenza del fusto di 16-18 cm, le dimensioni della buca sono di 60 X 60 cm con una profondità di 80 cm, inoltre per il sostegno sono necessari due tutori in legno alti 2 m da piantare nel terreno ed un traversino attaccato ad essi e legato alla pianta; la distanza da mantenere tra un albero e l’altro è di 6 m.


    Tecniche di coltivazione

    Il carpino bianco viene coltivato a scopo ornamentale nei parchi pubblici e nei giardini, per la formazione di siepi alte, per costituire alberature stradali in quanto resiste all’inquinamento atmosferico e, in silvicoltura, come bosco ceduo. Questa pianta sopporta la potatura, però generalmente ci si limita ad eliminare i rami danneggiati e secchi. qualora fosse necessario, si distribuisce del concime complesso a lenta cessione alla ripresa vegetativa. Nei primi anni successivi all’impianto è meglio ricorrere all’irrigazione durante l’estate, una volta che la pianta è adulta si interviene nel caso si verificassero condizioni di siccità prolungata. Il carpino bianco è una pianta poco soggetta ad attacchi di parassiti, tra i funghi si ricordano i cancri corticali ed i marciumi radicali.


    Carpino bianco: Caratteristiche del legno

    Il legno del carpino bianco è indifferenziato, duro, compatto, pesante, a tessitura fine, di colore chiaro, con delle fibre irregolari perché gli stessi tronchi presentano spesso una sezione anomala, poco resistente all’essiccazione, particolarmente sensibile all’umidità e difficilmente lavorabile.

    Viene utilizzato principalmente per la fabbricazione di forme da scarpe, piccoli utensili, attrezzi per l’industria meccanica, tessile e per l’agricoltura. È considerata un’ottima legna da ardere perché brucia lentamente e diffonde bene il calore.


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