Asklepios-seeds® - 100 Semi di Sorbus aria, Sorbo montano, farinaccio Prezzo: in offerta su Amazon a: 7,99€ |
Nel nostro paese la Fitolacca si è naturalizzata solo nell’isola di Salina, cioè nelle Eolie, tra 0 e 300 metri sul livello del mare. E’ un albero adatto a climi dolci, che tollera terreno poveri, la siccità prolungata, il caldo intenso ed è in grado di sopportare i venti salmastri. Non può tollerate temperature inferiori a -4°C e teme le gelate tardive. In climi poco idonei alle sue esigenze perde tutte le foglie, ma ricaccia prontamente la primavera seguente. Esige il pieno sole o, al massimo, la mezzombra.
Guida agli alberi e arbusti d'Europa Prezzo: in offerta su Amazon a: 38,08€ (Risparmi 6,72€) |
La fitolacca si propaga molto facilmente per seme (anzi si auto semina frequentemente quindi va tenuta sotto controllo), su terreno universale e a una profondità di circa 5 cm, in autunno o primavera. Appena possibile i semenzali vanno ripicchettati in vasetti singoli e successivamente al loro primo inverno, che devono trascorrere al riparo in serra, vanno messi a dimora nella tarda primavera dopo l’ultima gelata, oppure all’inizio dell’estate. In alternativa si può procedere per divisione della pianta giovane, in marzo o ottobre, piantando direttamente a dimora. La Fitolacca è una pianta adatta a aree ampie, dato che con i suoi continui polloni radicali tende a diventare piuttosto invasiva. Inoltre il suo aspetto esotico la rende adatta a aree particolari, come grandi giardini a tema, come esemplare isolato o affiancata da essenze tropicali. Può essere utilizzata come albero da ombra e anzi, adeguatamente potata può formare una perfetta cupola molto ordinata, ideale per questo scopo. Laddove ce ne sia la possibilità sarebbe ideale circondare la Fitolacca di gruppi di graminacee che ricordino l’ambiente delle Pampas, in particolare gruppi di Stipa tenuifolia (che è bella anche in inverno), Stipa ramosissima, Stipa lessingiana, uno o più esemplari della ben nota Cordateria selloana “Pumila” che è anch’essa originaria delle Pampas, Pennisetum setaceum “Rubrum” o “Pegasus”, e magari aggiungere anche alcune piante di Verbena bonariensis, Echinacea purpurea in varietà (qui c’è solo l’imbarazzo della scelta, bellissima la “Art’s Pride”, oppure “Harvest Moon”, o anche l’ibrido “Magic Box”) e Thalictrum delavayi “Hewitt’s double”. Per le sue caratteristiche di resistenza alla salsedine la Fitolacca è ideale in vicinanza del mare, e i bonsaisti la amano molto perché è facile farle assumere la forma desiderata.
A causa della velenosità della sua linfa la Fitolacca non viene attaccata da formiche e cavallette come altre essenze che provengono dalla sua stessa area di origine (Sud America). Può essere attaccata dal ragnetto rosso.
La Fitolacca ha un tale contenuto di acqua nei suoi tessuti che il suo legno è tenerissimo, quasi spugnoso, tanto da poter essere tagliato da un coltello. Ragion per cui non se ne fa uso.
Esiste un ibrido di Fitolacca (Phytolacca dioica x P. weberbaueri) che viene considerato uno degli alberi che crescono più velocemente al mondo (in California un albero di questo tipo ha raggiunto 30 metri di altezza in 24 anni).
COMMENTI SULL' ARTICOLO