Fitolacca

Generalità

La Fitolacca (Phytolacca dioica) è un albero semi sempreverde appartenente alla famiglia delle Phytolaccaceae, originaria delle Pampa dell’America meridionale. Raggiunge i 6-20 m di altezza e ha una chioma a forma di cupola larga anche 15-20 m. Il tronco è forte, eretto, gonfio alla base e contenente una cospicua riserva di acqua, e può arrivare anche a 4 m di diametro. Emerge dal terreno dando l’impressione che la pianta sia sopra a una collinetta a causa delle sue grosse radici nodose. La corteccia è grigio bruna, chiara e ruvida. Diventa nodosa nel tempo. I rami sono carnosi e verdi. Sia il tronco che le ramificazioni contengono più dell’80% di acqua all’interno dei numerosi strati parenchimatici (questa pianta infatti ha una crescita secondaria anomala del fusto con produzione di vari strati di parenchima tra corteccia e il floema esterno), il che rende la pianta molto resistente agli incendi. Le foglie sono semplici, alterne, lisce, ad apice mucronato, con la lamina di forma ovale o leggermente ricurva, lunghe 15 cm, verdi chiare quando sono giovani, con il margine bianco e il picciolo e le venature centrali colorate di rosso. La fioritura avviene tra aprile e giugno ed è piuttosto appariscente. I fiori sono a sessi separati e fioriscono su piante diverse (da qui il nome “dioica” dato alla specie). Entrambi piccoli, quelli maschili sono color crema, con numerosi stami che si dipartono dai 5 sepali verdi, quelli femminili invece hanno il calice di colore verde e un ovario diviso a spicchi. Entrambi i tipi di fiori sono riuniti a formare racemi terminali lunghi fino a 15 cm. I frutti, irregolarmente prodotti dopo la fioritura, sono delle bacche da giallo a nere che maturano all’inizio dell’inverno, succose, con 10 lobi e del diametro di 7-10 mm, riunite in gruppi penduli, contenenti piccoli semi grigio-neri e lucidi. Cresce assai velocemente e la sua linfa è velenosa. E’ longeva anche se non è facile determinare l’età dei singoli esemplari dato che il suo legno non ha i classici cerchi annuali di accrescimento.
fitolacca dioica

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Clima e terreno

fioritura fitolacca Nel nostro paese la Fitolacca si è naturalizzata solo nell’isola di Salina, cioè nelle Eolie, tra 0 e 300 metri sul livello del mare. E’ un albero adatto a climi dolci, che tollera terreno poveri, la siccità prolungata, il caldo intenso ed è in grado di sopportare i venti salmastri. Non può tollerate temperature inferiori a -4°C e teme le gelate tardive. In climi poco idonei alle sue esigenze perde tutte le foglie, ma ricaccia prontamente la primavera seguente. Esige il pieno sole o, al massimo, la mezzombra.

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Impianto e tecniche di coltivazione

La fitolacca si propaga molto facilmente per seme (anzi si auto semina frequentemente quindi va tenuta sotto controllo), su terreno universale e a una profondità di circa 5 cm, in autunno o primavera. Appena possibile i semenzali vanno ripicchettati in vasetti singoli e successivamente al loro primo inverno, che devono trascorrere al riparo in serra, vanno messi a dimora nella tarda primavera dopo l’ultima gelata, oppure all’inizio dell’estate. In alternativa si può procedere per divisione della pianta giovane, in marzo o ottobre, piantando direttamente a dimora. La Fitolacca è una pianta adatta a aree ampie, dato che con i suoi continui polloni radicali tende a diventare piuttosto invasiva. Inoltre il suo aspetto esotico la rende adatta a aree particolari, come grandi giardini a tema, come esemplare isolato o affiancata da essenze tropicali. Può essere utilizzata come albero da ombra e anzi, adeguatamente potata può formare una perfetta cupola molto ordinata, ideale per questo scopo. Laddove ce ne sia la possibilità sarebbe ideale circondare la Fitolacca di gruppi di graminacee che ricordino l’ambiente delle Pampas, in particolare gruppi di Stipa tenuifolia (che è bella anche in inverno), Stipa ramosissima, Stipa lessingiana, uno o più esemplari della ben nota Cordateria selloana “Pumila” che è anch’essa originaria delle Pampas, Pennisetum setaceum “Rubrum” o “Pegasus”, e magari aggiungere anche alcune piante di Verbena bonariensis, Echinacea purpurea in varietà (qui c’è solo l’imbarazzo della scelta, bellissima la “Art’s Pride”, oppure “Harvest Moon”, o anche l’ibrido “Magic Box”) e Thalictrum delavayi “Hewitt’s double”. Per le sue caratteristiche di resistenza alla salsedine la Fitolacca è ideale in vicinanza del mare, e i bonsaisti la amano molto perché è facile farle assumere la forma desiderata.


Parassiti e malattie

A causa della velenosità della sua linfa la Fitolacca non viene attaccata da formiche e cavallette come altre essenze che provengono dalla sua stessa area di origine (Sud America). Può essere attaccata dal ragnetto rosso.


Caratteristiche del legno

La Fitolacca ha un tale contenuto di acqua nei suoi tessuti che il suo legno è tenerissimo, quasi spugnoso, tanto da poter essere tagliato da un coltello. Ragion per cui non se ne fa uso.


Fitolacca: Varietà

Esiste un ibrido di Fitolacca (Phytolacca dioica x P. weberbaueri) che viene considerato uno degli alberi che crescono più velocemente al mondo (in California un albero di questo tipo ha raggiunto 30 metri di altezza in 24 anni).



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