Uno dei gruppi di sostanze che le piante necessitano maggiormente sono i minerali: calcio, ferro, manganese, zolfo, zinco, potassio ed altri elementi che abbiamo imparato a conoscere dalla tavola periodica sono a dir poco fondamentali nello sviluppo di ogni essere vivente e quindi anche delle piante. Sia chiaro, non è che servono mucchietti di minerali alla pianta, bensì essi intervengono in reazioni chimiche che necessitano della loro presenza ionica o altro per avvenire completamente. La pianta trova i minerali naturalmente nel terreno, in cui c’è normalmente grande abbondanza di certi componenti; essi però si esauriscono se vengono sfruttati a fondo e se la terra non è rinnovata, per questo motivo nelle colture in vaso ed in piccoli giardini è spesso necessaria l’integrazione per via concime.
Un minerale che ha enorme importanza per la pianta è il calcio: esso offre una vera azione costruttiva e strutturale alla pianta, donandole resistenza meccanica e turgidità proprio come fa con le nostre ossa. Per questo motivo in sua mancanza la pianta appare più fragile, cedente alla forza di gravità (rami scoscesi, non posizione eretta del fusto) ed elementi come le foglie appaiono ingialliti ed indeboliti, tendendo perfino a cadere precocemente. Altri due sintomi della carenza di calcio sono uno scarso sviluppo delle radici ed anche, nel caso delle piante da frutto, uno sviluppo ridotto ed incompleto dei frutti stessi. Ovviamente c’è da evitare totalmente che la pianta abbia carenza di calcio, soprattutto in fasi particolari come la crescita annuale oppure la fruttificazione, perché la carenza potrebbe rallentare ed anche bloccare la fase specifica che “salterebbe” totalmente; il tutto però non è mai letale per la pianta.
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