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Le potature degli alberi, in genere, si effettuano tramite tagli di interi rami o parti di essi. Nel primo caso, si parla di potatura di eliminazione, mentre nel secondo si tratta di un intervento di potatura di accorciamento. In entrambi i casi, i tagli di potatura devono essere realizzati in modo che risultino netti e precisi; inoltre, devono essere effettuati utilizzando attrezzi ben affilati e disinfettati. I tagli devono essere netti perché, se non si danneggia la corteccia, si facilita il processo di cicatrizzazione; al contrario, tagli scorretti lasciano residui che possono compromettere la cicatrizzazione del taglio e la comparsa di agenti patogeni che fanno marcire il legno. Esistono, tuttavia, potature accessorie che non ricorrono a tagli di rami e gemme. Gli interventi di potatura degli alberi senza tagli sono l'inclinazione e l’incurvatura. La prima consiste nello spostare alcuni rami che impediscono gli altri di svilupparsi correttamente, semplicemente abbassandoli. La seconda, invece, consiste nell’incurvare i rami che emergono isolati dalla chioma, dando alla pianta una forma semisferica.
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Le potature degli alberi da frutto hanno lo scopo di fare in modo che le piante abbiano un'alta resa di qualità. Questi interventi devono essere realizzati con molta attenzione e rispettando alcune regole comuni. Ad esempio, la potatura dei rami non deve essere eccessiva e, nel risultato finale, le dimensioni della chioma devono risultare proporzionati a quelle delle altre parti della pianta, per non pregiudicare la crescita e lo sviluppo dell'intero albero. Bisogna ricordare che le potature degli alberi da frutto sono diverse per ogni specie di pianta, in quanto ognuna di esse necessita di interventi adatti alle sue caratteristiche. Gli alberi che risultano più semplici da potare sono il ciliegio, l'albicocco, ed il loto. Queste specie, infatti, sono caratterizzate da rami molto morbidi, che si possono tagliare utilizzando forbici da giardino oppure seghetti. Potature degli alberi da frutto più impegnative riguardano invece il pesco ed il mandorlo: gli interventi devono essere più incisivi ed i rami necessitano di più tagli per essere eliminati del tutto.
La frequenza delle potature degli alberi varia a seconda della tecnica che si utilizzata. Ad esempio, gli alberi da frutto e quelli ornamentali da giardino non necessitano di potature obbligate: è consigliata una potatura quando le piante sono giovani, durante la fase di allevamento, per garantire il loro corretto sviluppo. Le potature di mantenimento e di ringiovanimento sono da eseguirsi soltanto se ne si presenta l'assoluta necessità (ad esempio, rami secchi e/o improduttivi, oppure in caso di malattie della pianta). Questi interventi possono essere messi in pratica ad una distanza di cinque o dieci anni tra loro e sempre se sussistono le condizioni che li rendono necessari. Al contrario, gli interventi di potatura di allevamento si possono effettuare in due diversi periodi (in inverno oppure in estate). Nel primo caso si effettua quando le foglie cadono (per le specie a foglia caduca), oppure tra l’autunno e la primavera (per le specie sempreverdi). La potatura estiva, invece, si effettua nel periodo tra la primavera e l'autunno.
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