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Le rose si potano tagliandone i rami, come accade nella maggior parte degli interventi di potatura. I tagli riguardano i rami vecchi, secchi, malati e improduttivi. Il taglio lascia sulla pianta delle ferite che nelle giuste condizioni climatiche e nella giusta fase di sviluppo della pianta si rimarginano facilmente, favorendo lo sviluppo di nuovi getti produttivi. Nelle rose vecchie, i rami inutili vanno completamente tagliati, in questo caso si parla di potatura di eliminazione, mentre nelle rose giovani, gli stessi rami non più fertili, vanno semplicemente accorciati, realizzando la cosiddetta potatura di accorciamento o taglio di ritorno. Questo tipo di taglio è fondamentale in tutti gli interventi di potatura perché favorisce la veloce emissione dei nuovi rami fertili. Nelle rose giovani, il taglio dei rami più vecchi assume anche la funzione di una potatura di “ringiovanimento” . Prima dell’esecuzione di questo taglio bisogna considerare attentamente lo stadio di sviluppo delle rose. In alcune specie, la fioritura avviene nei rami del secondo anno, per cui è meglio evitare il taglio di questi rami, in modo da salvare le gemme da cui si svilupperanno i nuovi boccioli.
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Le rose si potano tagliando i rami, come già detto al precedente paragrafo, ma questo taglio va praticato con le giuste tecniche, in modo da eliminare solo i rami inutili. Questi rami vanno potati partendo dal basso, dal lato opposto della seconda o terza gemma. Per individuarli basta sapere che si tratta dei rami che sporgono verso l’esterno o che hanno un portamento obliquo rispetto al resto della pianta. L’individuazione dei rami da potare va fatta anche sapendo riconoscere le due o tre gemme del lato opposto agli stessi. Se non si sa quali siano queste gemme, si rischia di tagliare i rami sbagliati e di portare via le parti produttive della pianta. In pratica, le gemme opposte al ramo da tagliare sono quelle comprese tra i boccioli , gli steli e le foglie nuove. Per essere corretto, il taglio deve formare, rispetto alla gemma della foglia esterna, un angolo di quarantacinque gradi. L’operazione di taglio va però preceduta da un’attenta ispezione della pianta, in modo da individuare i rami più forti, giovani e vigorosi da riservare per una migliore fioritura. Se si vogliono avere tanti boccioli, è consigliabile tagliare i rami nella parte più bassa possibile. L’altezza di taglio condiziona, infatti, il numero delle nuove gemme. Più il taglio è basso, maggiori saranno i prossimi rami fioriti.
La potatura delle rose va eseguita con estrema precisione e delicatezza. I tagli si praticano con opportuni attrezzi per potatura, tra cui le cesoie, le forbici a cesoia e il segaccio. Le lame di questi attrezzi vanno adeguatamente pulite e disinfettate, prima e dopo i tagli, al fine di evitare la trasmissione di infezioni alla pianta. Ogni singolo attrezzo va usato per specifiche specie di rosa. La cesoia e le forbici su usano per eliminare i rami più sottili, mentre per quelli più grossi su usa il segaccio. Le siepi formate da rose si potano con un attrezzo chiamato tagliasiepe. Si tratta di una cesoia di grandi dimensioni che consente di sfoltire ampie superfici vegetali. Per evitare di pungersi con le spine o di tagliarsi, è necessario indossare guanti protettivi molto spessi e robusti. Ideali, nella potatura delle rose, sono i guanti in lattice corrugato, facilmente reperibili nei negozi di ferramenta.
Non esiste un periodo specifico per potare le rose. Tutto dipenderà dalla specie coltivata, dal suo stadio di sviluppo e dalla condizione climatica in cui la pianta viene allevata. La regola generale suggerisce di potare le rose tra la fine dell’autunno e l’inizio dell’inverno. Si tratta di una stagione che consente di avere nuovi rami fioriti proprio nella tarda primavera, epoca di fioritura delle rose.Per quanto riguarda la stagione della potatura, bisogna sempre considerare la specie di rosa ed il clima in cui viene coltivata. Nelle zone con clima mite, è consigliabile potare tra l’autunno e l’inverno, in modo da migliorare la fioritura primaverile. Nelle zone con clima più freddo è opportuno rinviare le operazioni alla primavera successiva, perché il freddo e il gelo causerebbero una mancata cicatrizzazione delle ferite da taglio. Sulla frequenza della potatura delle rose non esistono regole fisse, anche perché queste vanno necessariamente adattate alla specie da coltivare. Le rose giovani si potano ogni anno, in modo da stimolare lo sviluppo dei nuovi rami fioriti. Questo, per quanto riguarda i rami produttivi che costituiscono la cosiddetta potatura “principale”, mentre l’eliminazione dei rami secchi, improduttivi o malati può essere effettuata in qualsiasi momento dell’anno o non appena se ne ravvisa la necessità. I tempi tra una potatura e l’altra possono allungarsi in base alla varietà di rosa coltivata. Le specie ad albero, ad esempio, vanno potate ogni due, tre anni.
Potare le rose con regolarità non vuol dire privarle di tutti i rami giovani o improduttivi, ma soltanto di quella parte che non serve ai fini della fioritura. Nelle rose, dunque, la potatura non è mai eccessiva. Asportare un numero maggiore o minore di rami dipenderà sempre e soltanto dalla specie coltivata. Esistono rose che fioriscono solo su rami nuovi ed altre che fioriscono su quelli del secondo anno. Nel primo caso, la potatura di eliminazione dei rami vecchi potrà essere più intensa o completa, mentre nel secondo si interverrà su quelli malati e danneggiati, lasciando quelli più vecchi per la fioritura dell’anno successivo. L’intensità della potatura dipende anche dallo stadio di maturazione della pianta. In genere, la potatura è più intensa per le rose giovani, dove l’asportazione di un buon numero di rami favorisce l’abbondante emissione di getti fioriti.
Le rose piantate in autunno si possono potare in primavera, mentre quelle piantate in primavera si possono potare nel corso della stessa stagione. Le tecniche di potatura delle rose più giovani cambiano in base alla varietà coltivata. Quelle a cespuglio si potano accorciando i rami fino ad evidenziare la parte legnosa. Le rose a cespuglio coltivate in vaso vanno accorciate al massimo, perché crescendo in un diametro ristretto tendono a rallentare la crescita e ad assumere un portamento disordinato. Da ricordare che nelle rose a cespuglio si eliminano solo i rami fioriti nell’anno precedente. Per individuare la corretta altezza del taglio bisogna contare un certo numero di gemme alla base. Gli ibridi si potano contando due o al massimo tre gemme, mentre per quelle rifiorenti si contano quattro o cinque gemme. Le rose rampicanti si potano accorciando i rami più grossi a circa trenta centimetri dalla base, mentre quelli più sottili vanno accorciati a dieci centimetri dalla stessa base.
Le rose più vecchie si potano privandole dei rami vecchi, improduttivi, danneggiati o malati. Le vecchie varietà ibride e ad alberello si potano eliminando anche i rami più sottili, che vanno tagliati dopo aver contato tra due o quattro gemme alla base. Le rose botaniche devono, invece, subire una lieve potatura dei rami più vecchi, eliminando anche quelli che presentano una scarsa fioritura alla base del fusto. Le rose rifiorenti ed alcune varietà ibride si potano eliminando i rami più sottili ed accorciando quelli più robusti dopo aver contato al massimo sette gemme dalla base. Le varietà rampicanti mature fioriscono sui rami dell’anno e quindi la potatura va effettuata sui rami sottili dell’anno precedente. Non vanno, invece, tagliati i rami più robusti. L’altezza di taglio si avrà dopo aver contato tre gemme dalla base. Le rose piangenti e sarmentose fioriscono sui rami dell’anno precedente, per cui la potatura va effettuata solo sui rami che fioriscono a livello del suolo. Nel caso questi rami non siano riusciti a fiorire o siano fioriti poco, conviene non potarli e tagliare solo un paio di germogli ai lati, la cui altezza di taglio si otterrà dopo aver contato da due a tre gemme dalla base.
Come già detto all’inizio del nostro articolo, la potatura delle rose serve esclusivamente per fini estetici e decorativi. Una corretta potatura migliora, infatti, lo sviluppo dei fiori regalando boccioli dalla bellezza e dai colori straordinari. Ma non solo. Adottando delle tecniche di taglio precise e senza sbavature, si ottiene il progressivo ed evidente miglioramento del portamento della pianta e della disposizione delle foglie. Al contrario, tagli scorretti e imprecisi possono causare nella rosa gravi malattie ed infezioni, il blocco della crescita o uno sviluppo disordinato con crescita di gemme troppo ravvicinate tra loro.
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