Coltivare la Cynodon dactylon nel proprio giardino non comporta grandi difficoltà: questa piantina non cresce mai oltre ai dieci centimetri e richiede davvero poche attenzioni, concentrate durante le prime fasi del suo sviluppo. La Cynodon dactylon si può coltivare attraverso le sementi; è sufficiente rimestare lo strato più superficiale del terreno in modo da renderlo morbido e soffice, pronto ad accogliere le prime radici. Il terreno deve essere leggermente inumidito e il momento ideale per effettuare queste operazioni si colloca fra l'inizio della primavera e l'inizio dell'estate. Le piogge o il vento forte non sono un motivo di preoccupazione perché è sufficiente che anche una sola pianta si sviluppi: durante l'estate sarà in grado di infestare tutto il terreno che ha a disposizione. Se si desidera dare alla Cynodon dactylon la possibilità di propagarsi quanto più velocemente possibile è consigliabile coltivarla in una zona molto soleggiata, in aree geografiche dove il clima è temperato.
Ferry Stephanotis Floribunda Jasminoides Plant, Madagascar Gelsomino, Piante Starter |
La Cynodon dactylon ha un apparato radicale che tende ad assumere una lunghezza sufficiente per poter reperire negli strati più profondi del terreno, tutti gli elementi nutritivi necessari per lo sviluppo e la quantità d'acqua ideale. Grazie a questa singolare caratteristica, non è indispensabile fornire alla Cynodon dactylon alcun prodotto fertilizzante. Una modesta quantità di concime può essere miscelata al terreno nelle prime fasi della coltivazione, quando gli esemplari di questa infestante non hanno ancora raggiunto la maturità. Il concime ideale si presenta sotto forma di humus ma può essere sostituito anche da del compost realizzato in ambito domestico. In ogni caso, quando viene miscelato del fertilizzante al terreno, deve seguire un'abbondante annaffiatura che permetta al prodotto di permeare attraverso i diversi strati ai quali arriveranno le radici della Cynodon dactylon.
La Cynodon dactylon o Gramigna rossa, può sviluppare malattie fungine a causa di ristagni idrici in prossimità delle radici, originati da ingenti piogge o errate e abbondanti operazioni di irrigazione. La malattia più diffusa è la Ruggine della gramigna, la quale scolorisce letteralmente il prato facendolo apparire come secco e privo di vita. Quando la Cynodon dactylon viene colpita dalla Ruggine della gramigna assume dapprima un colore aranciato, fino a diventare completamente giallo paglierino. Spesso questa malattia scompare spontaneamente con il cambio di stagione oppure dopo essere stata concimata; altre volte però può causare il danneggiamento dell'intero prato. È consigliabile, volendo anche a scopo preventivo e non solo quando la malattia è manifesta, utilizzare un prodotto anticrittogamico specifico per i tappeti erbosi.
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