Pianta zafferano

La pianta dello zafferano - storia

Gli antichi egizi conoscevano la pianta dello zafferano, che utilizzavano per produrre unguenti per le cerimonie sacre e per tingere le stoffe. Nella Grecia antica la pianta dello zafferano era utilizzata per gli stessi scopi, oltre che come medicinale; nella Roma imperiale lo zafferano simboleggiava la ricchezza. In Oriente, dopo la morte di Budda, i monaci buddisti tinsero le vesti proprio con la polvere ottenuta dalla pianta di zafferano. Con le invasioni barbariche, in Europa la coltivazione di questa pianta andò perduta e fu reintrodotta dagli arabi durante l’invasione del X secolo. Nel Rinascimento, rinacque l'interesse per la pianta dello zafferano, adoperata in medicina. Dopo il 1492, la fama di questa pianta declinò a favore delle spezie portate dal Nuovo Mondo. Fonte: images.fineartamerica.com
Raccoglitori di zafferano (Santorini)

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La pianta dello zafferano - generalità

Lavorazione manuale dello zafferano La pianta dello zafferano è una pianta erbacea, provvista di un bulbo sferico alto circa 2 cm, dal quale spuntano le lunghe e lineari foglie. I fiori della pianta dello zafferano sono violetti, con uno stilo fragile, che termina con uno stimma diviso in 3 pistilli arancioni, dai quali viene ricavate la spezia. La raccolta e la lavorazione dello zafferano vengono tutt'oggi eseguite secondo tradizione: da fine ottobre a inizio novembre si raccolgono a mano i fiori aperti, lasciando intatti quelli che devono ancora schiudersi e che verranno raccolti successivamente. Si stacca poi, sempre a mano, lo stimma, lo si fa essiccare e da esso si ottiene la spezia. Proprio la lavorazione, oltre alle quantità minime ricavate da ogni pianta, rende questa sostanza pregiatissima. Fonte: 2.bp.blogspot.com

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La pianta dello zafferano - coltivazione

Pianta dello zafferano fiorita Come tutte le bulbose, la pianta dello zafferano richiede che il terreno sia leggero e ben drenato; i bulbi possono essere piantati da agosto fino a fine settembre, in file distanti fra loro una trentina di centimetri e a una profondità di circa 10-15 cm. La pianta dello zafferano sopporta bene le temperature rigide; tuttavia, eventuali gelate e/o piogge autunnali copiose potrebbero ostacolarne e ritardarne la fioritura. La pianta dello zafferano può essere coltivata anche in vaso: in questo caso, il contenitore dovrà essere abbastanza capiente, soprattutto considerando la quantità minima di spezia che si ricava da ogni pianta. Per quanto riguarda l'irrigazione, la pianta dello zafferano non è molto esigente, accontentandosi della sola acqua piovana.


Pianta zafferano: La pianta dello zafferano - utilizzo

Pistilli di zafferano essiccati Della pianta dello zafferano si utilizza il fiore e, più precisamente, i pistilli che, una volta raccolti e lasciati essiccare al sole, possono essere impiegati interi o macinati. In cucina, lo zafferano trova largo impiego per aggiungere alle pietanze colore e sapore, anche grazie al fatto che, contrariamente alla maggior parte delle spezie, non aggiunge grassi e il suo apporto calorico è praticamente nullo. Famoso il risotto allo zafferano, ma questa spezia ben si sposa anche con crostacei, frutti di mare e salse delicate. Inoltre, la pianta dello zafferano è ricca di carotenoidi e di vitamine A, B1 e B2, sostanze utilissime per contrastare l’invecchiamento, favorire la digestione, ridurre il colesterolo, abbassare la pressione sanguigna e aumentare le difese immunitarie. Fonte: finedininglovers.cdn.crosscast-system.com


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