Ribes rosso - Ribes rubrum

Generalità

Il ribes rosso appartiene alla famiglia delle Sassifragacee, al genere Ribes ed alla specie rubrum.

È una pianta perenne, dotata di radici robuste, di 1-2 m di altezza che forma cespugli di media vigoria a portamento ricadente; i rami sono grigiastri con numerose lenticelle e non presentano spine. Le foglie sono semplici, lobate (3-5), di color verde chiaro, con un bordo seghettato e picciolate; la pagina inferiore è leggermente pelosa. I fiori sono ermafroditi, piccoli, con 4-5 petali bianco-verdognoli e riuniti da 10 a 20 in grappoli penduli. La fioritura avviene in primavera, per cui è sensibile alle gelate tardive; il ribes rosso è una specie autofertile ad impollinazione entomofila, operata da insetti pronubi come le api ed i bombi. Il frutto è una bacca rotondeggiante, inferiore ad 1 cm, ricca di piccoli semi e dal sapore dolce-acidulo. Il ribes rosso preferisce climi invernali freddi, con estati non troppo calde e con una buona distribuzione delle piogge; è principalmente diffuso nel centro e nel nord Europa, in Italia lo si trova in ambienti montani. È molto adattabile in fatto di suolo sopportando anche quelli compatti e moderatamente calcarei, comunque predilige terreni di medio impasto, profondi, subacidi e ricchi di sostanza organica. La propagazione avviene per talea in quanto è una specie che emette radici avventizie con facilità.

Pianta di Ribes rosso con frutti

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Varietà

Le cultivar di ribes rosso cominciano a maturare a fine giugno per finire a settembre, si distinguono tra loro in base alla colorazione della bacca che può essere rossa o bianco-giallastra. Le varietà a buccia rossa più importanti, dalle più precoci alle più tardive sono: Junifer (sensibile alle gelate tardive e all’oidio), Perfection, Cocagne, Red lake, Stanza, Rondom e Rovada. Tra le cultivar a frutto giallo si ricorda la Versaillaise, caratterizzata dal portamento eretto, mentre Transparent e Bianco d’Olanda hanno la buccia bianca. A seconda della varietà i grappolini sono compatti (Rondom) oppure spargoli ed allungati (Rovada, Stanza e Versaillaise).


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Tecniche di coltivazione

Il periodo dell’impianto va da novembre a marzo, in un terreno precedentemente lavorato con un’aratura profonda 30-40 cm e l’apporto di letame maturo. Sulla fila si utilizza la pacciamatura con film plastico nero per prevenire il problema delle erbe infestanti. La concimazione azotata, in dosi di 100-120 kg/ha, va frazionata in tre interventi: due in primavera con azoto prontamente disponibile, uno in autunno per favorire l’accumulo delle sostanze di riserva. Il fosforo ed il potassio si distribuiscono in autunno o a fine inverno, rispettivamente con dosaggi di 80 kg/ha e 120-150 kg/ha; i microelementi possono essere apportati mediante la concimazione fogliare o la fertirrigazione. Ogni tre anni è buona prassi apportare sostanza organica al terreno. L’irrigazione non è indispensabile nel caso di terreni freschi e profondi, con esposizione a nord, in tale situazione è consigliabile una potatura più corta. È possibile adottare sia l’impianto irriguo a pioggia in quanto i frutti non sono soggetti a muffe, che l’impianto localizzato a goccia.


Forme di allevamento e potatura

I sistemi di allevamento più comuni sono il cespuglio, il ventaglio ed il fusetto. Il cespuglio è ottenuto lasciando 3-4 polloni, di cui ogni anno si elimina il più vecchio, sostituendolo con un nuovo pollone; gli altri polloni e i rami più orizzontali vanno ogni anno eliminati.

Il ventaglio è costituito da tre branche con assenza di un tronco, è necessaria un’impalcatura di pali e fili per sostenere ed indirizzare i rami lungo la spalliera. La potatura viene fatta prevalentemente in giugno a verde, con una cimatura di tutti i nuovi germogli laterali alla lunghezza di cinque foglie; i ricacci al piede della pianta vanno asportati, lasciandone eventualmente uno in sostituzione di una branca. In inverno vengono tagliati i rametti male inseriti e quelli vecchi, in modo che siano solo quelli nuovi a produrre perché i rami di un anno danno frutti qualitativamente superiori rispetto alle branchette di più anni. I sesti d’impianto tra le file sono di almeno 2,5 m e sulla fila variano da 1 a 2 m. Il fusetto possiede un fusto sul quale si inseriscono orizzontalmente a spirale le branche con una lunghezza decrescente andando dalla base alla cima, la pianta assume una forma conica e necessita di un palo di sostegno alto 1,5 m. I polloni che crescono alla base della pianta si eliminano, mentre le branche vanno mantenute corte ed orizzontali.


Raccolta

La maturazione si protrae per tre settimane, per cui la raccolta viene eseguita in 2-3 passaggi. Questa operazione è molto rapida in quanto i grappolini vengono staccati alla base del peduncolo, in alcune varietà la resa oraria per persona è variabile dai 10 ai 20 kg, con produzioni medie di 150 q/ha. Il ribes rosso è destinato prevalentemente al consumo fresco, si utilizza anche per la preparazione di succhi, sciroppi, confetture, gelatine, gelati o sorbetti, in pasticceria e per la preparazione di salse da accompagnare con secondi di carne o per l’aromatizzazione di liquori.


Ribes rosso - Ribes rubrum: Parassiti

È fondamentale mantenere un ambiente equilibrato dal punto di vista ecologico, in modo tale che il danno causato dai parassiti non abbia un’entità superiore rispetto alle soglie economiche d’intervento. Le malattie fungine principali sono l’oidio, che attacca i giovani germogli, l’antracnosi, la septoria e la ruggine che provocano caduta anticipata delle foglie e si contrastano con prodotti rameici. Gli insetti più pericolosi sono gli afidi, le cocciniglie e la sesia; le larve di quest’ultimo scavano gallerie nei rami provocandone il disseccamento.



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