In questa prima parte proveremo a determinare due dei quattro fattori chiave da avere a mente durante la fase di potatura di alberi da frutto. Prima cosa dobbiamo determinare l'angolo che vogliamo dare ai rami in un albero da frutto, quali lasciare e quali no. Questo varia a seconda del tipo di allevamento che vogliamo sviluppare, che determina la crescita equilibrata dei frutti. Rispetto alla tronco dell'albero l'angolo di un ramo deve crescere a 45°, 60° o 120°. Un'angolatura diversa può sfavorire uno squilibrio della pianta e l'albero può rilevarsi non fruttifero come vorremmo. La crescita dei nuovi rami si sviluppa sempre verso l'alto, quindi bisogna gestire bene questa situazione. Possiamo aiutarci immaginando un triangolo rovesciato con il vertice verso il basso e la base verso l'altro. Sovrapponendo questa immagine all'albero, possiamo ottenere la figura ideale per considerare una potatura come perfetta. Altro fattore determinare è il diametro di un ramo. E buona norma ricordarsi che il diametro dei rami principali devono essere almeno il 30% più grandi di quelli secondari. Questo aiuta il passaggio della linfa e la crescita l'albero.
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La luce del sole è determinate per la vita di un albero da frutto, quindi l'apertura dei rami esterni e interni deve essere creata in modo che questa riesca a raggiungere tutti i rami primari e secondari, cosi da permettere la formazione di germogli che diverranno i frutti del futuro dell'albero e aumentare la qualità degli stessi al momento della raccolta. Avere troppi frutti sullo stesso ramo significa avere solo più frutta di qualità scadente da buttare. Questo tipo di tecnica favorisce l'equilibio vegetativo. Un'altra tecnica è il cosiddetto taglio di rinnovo o di ritorno. Consiste nel tagliare la punta dei rami più vecchi di tre anni, che hanno già dato in passato dei frutti, cosi da rigenerare il ramo stesso. Poi si effettua il taglio dei rami di due anni, lasciando un certo numero di germogli a frutta sullo stesso. Questo taglio aiuterà una migliore crescita dei fiori e favorirà la crescita di un nuovo ramo sottile e lungo, chiamato brindillo, il quale dopo un anno andrà in fioritura. In questo modo l'albero resta sempre giovane e i suoi frutti avrnno un ciclo di vita di 3 anni per ogni ramo.
La potatura di alberi da frutto comporta una conoscenza sia dei nomi assegnati ai rami che individuare quali sono quelli fruttiferi e quelli no. Per fare ciò si controllano che tipo di gemme contengono gli stessi. Possiamo dividerle in due tipi: quelle più grosse che faranno i fiori e frutti e quelle più sottili e allungate che invece sono gemme a legno. I rami fruttiferi si chiamano brindilli, invece quelli che si possono sicuro eliminare si chiamano polloni e succhioni. Proviamo a descrivere cosa e come potare alcuni tra gli alberi da frutto più comuni: Albicocco: produce su rami di 1 anno lunghi da 30 cm in poi. Vanno tagliati i rami posti di schiena e quelli con più di 3-5 anni. Pesco: la frutta migliore la produce su rami del 1 anno lunghi dai 40 agli 80 cm. Ciliegio: produce su rami di 1 anno e vanno tagliate le parti secche ed eseguiti leggeri tagli di ritorno. Melo: produce sui rami di 1 anno. E' possibile apportare tagli dei rami nuovi per aiutare la circolazione della luce e dell’aria. Pero:i rami si sviluppano verso l'alto. La potatura deve concentrasi sui rami giovani poiché la produzione avverrà su questi.
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