Lo zafferano nel periodo estivo che è compreso fra giugno e settembre entra in una stasi vegetativa, di conseguenza rallenta o interrompe completamente qualsiasi tipologia di attività che viene ripresa ad ottobre, quando iniziano a spuntare le prime foglie. Successivamente, iniziano a spuntare i fiori che rimarranno in fioritura fino all'inizio dell'inverno. Durante il periodo freddo l'attività rallenta nuovamente fino a marzo quando vengono generati i nuovi bulbi. Da maggio le foglie iniziano gradatamente ad essiccare. Lo zafferano riesce ad adattarsi facilmente ad un clima caratterizzato da una piovosità media (300-400 mm annui), ma tollera climi anche molto più piovosi (1500-2000 mm annui). E' importante ricordare di non far ristagnare l'acqua, perché questo porterebbe il bulbo a marcire.
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Il miglior terreno in cui coltivare lo zafferano è in leggera pendenza, che consente l'adeguato drenaggio. Il terreno non deve essere permeabile e pesante, infatti sono preferiti i terreni sabbiosi o argillosi. I bulbi dello zafferano sopportano bene temperature rigide fino a -12 gradi centigradi, così come le temperature elevate durante il periodo estivo. La coltivazione dello zafferano può avvenire in modo professionale con due metodi: annuale o pluriennale. Nel metodo annuale, alla fine di ogni ciclo vegetativo, in estate, si possono estrarre i bulbi e riposizionarli in un terreno adiacente in modo da controllare la salute degli stessi, di fornire più sostanze nutritive e una migliore distribuzione dei bulbi. Nella tecnica pluriennale queste procedure si effettuano con una cadenza predeterminata.
Lo zafferano può essere coltivato in vaso, in un orto o a formare una colorata e profumata aiuola. Prima di sistemare i bulbi sarebbe opportuno eliminare tutti i sassi dal terreno e controllare che i bulbi non siano stati attaccati dai funghi. I bulbi devono essere posizionati ad una profondità di circa 10 cm e distanziati fra loro di circa 15 cm. Le piante giungeranno a maturazione in circa 3-4 mesi trascorsi i quali si procederà alla raccolta dei fiori. I pistilli devono essere raccolti staccandoli dallo stelo, successivamente dovranno essere staccati con un paio di pinzette gli stammi rossi che andranno messi in un luogo soleggiato o vicino ad una moderata fonte di calore per farli essiccare, possono essere conservati freschi in un barattolo chiuso ermeticamente per preservarne il sapore.
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