La potatura della vite

La potatura della vite: quando eseguirla

Come ogni albero da frutto (o ogni albero a lunga vita) anche la vite ha bisogno della potatura. Ci sono dei tempi giusti per eseguire questa operazione. La potatura può iniziare nel momento in cui la vite perde tutte le foglie e può prolungarsi per tutto il periodo invernale fino ad arrivare a febbraio. Ovviamente, l'intensita dell'intervento dipende dal tipo di vigna con cui abbiamo a che fare. Se la vite sarà debole, l'intervento sarà più pesante, invece se la pianta è più forte bisognerà tagliare di meno. Per la potatura si terrà sempre conto che si interviene per alleggerire la pianta in modo tale da far arrivare la giusta quantità di sole e la giusta quantità di aria. Se durante il periodo invernale si è soggetti a temperature troppo rigide è consigliabile rimandare al più tardi possibile la potatura invernale. Ricordiamo inoltre che dopo aver effettuato la potatura durante l'inverno, si dovrà effettuare anche una potatura durante il periodo estivo, quando saranno cresciute le foglie e i primi grappoli d'uva.
Foto riguardante la potatura di una vite

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La potatura invernale della vite: come eseguirla

Foto rappresentante il metodo a Guyot Prima di iniziare è necessario procurarsi l'occorrente per eseguire la potatura della vite. In questo caso il materiale necessario è una cesoia (o forbice da potatura). Prima di passare all'atto pratico, bisogna sapere che la vite si divide in due capi: capi a frutto e capi a legno. I capi a legno sono quei rami che non producono frutto e di conseguenza saranno quelli che dovremo tagliare. I capi a frutto sono quelli che producono il grappolo d'uva e quindi dovremo stare attenti a non tagliarli. Per effettuare la potatura della vite bisogna scegliere tra due metodi: Il "metodo Guyot" ed il "metodo a cordone speronato". Metodo Guyot: questo metodo si basa sul taglio dei rami vecchi tenendo il ramo più rigoglioso. Questo tralcio, successivamente, andrà piegato, legato e accorciato in modo da lasciare 8 gemme. Metodo a cordone speronato: questo metodo viene usato per imporre alla vite una crescita parallela al suolo. Questo è possibile legando il tralcio principale ad una base. Per effettuare la potatura con questo metodo vanno lasciati 4 speroni al tralcio legato e ad ogni sperone lasciare 3 gemme.

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Malattie della vite

Foto relativa ad una malattia della vite Come approfondimento di questo articolo, si citerà qualche malattia della vite e di conseguenza i metodi di intervento. Peronospora: si tratta di un fungo che colpisce solitamente le piante d'uva (anche se può colpire altre piante). Questa malattia colpisce le foglie, creando della macchie gialle nella parte superiore della foglia e della muffa sulla parte posteriore. Col passare del tempo questa malattia può colpire anche i germogli della nostra vite facendoli seccare e successivamente cadere. Come cura di questa malattia il consiglio è quello di evitare o ridurre le concimazioni azotate, fare trattamenti con il rame e successivamente utilizzare prodotti specifici. Tripide: trattasi di piccoli insetti che creano disturbo alle nostre piante. I segni per riconoscere gli attacchi da tripide sono macchioline gialle con alcune più scure. In caso di attacco da tripide è consigliabile eseguire i rilievi ad inizio stagione ed intervenire solo nel caso in cui la situazione diventi grave.


La potatura estiva della vite: come eseguirla

Foto di un grappolo d'uva La potatura estiva (detta anche verde) si chiama così perché si esegue nel periodo vegetativo della vite che varia tra maggio e giugno o comunque nel periodo caldo dell'anno. Si può considerare una potatura a scopo di completare quella già eseguita durante l'inverno. Serve per favorire la crescita ottimale dell'uva e dei germogli.E' composta da alcune operazioni, alcune che si possono anche non eseguire in base alla politica scelta dal lettore. Le operazioni più comuni che si eseguono sono: la spollonatura (che consiste nel tagliare i polloni o i succhioni che vengono fuori dal ceppo o dal fusto), la scacchiatura (in questo caso bisogna tagliare i germogli che non producono uva e di conseguenza sono inutili) e la sfemminellatura (che consiste nell'asportare i germogli ascellari).In altri casi vengono effettuate altre operazioni che sono: spampinatura, cimatura, castrazione, palizzamento dei germogli, sbarbettatura.



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