Albero di castagno

Albero di castagno

Originario dell’area mediterranea, l’albero di castagno può raggiungere i 30-35 metri di altezza. Le infiorescenze maschili sono rappresentate da spighe lunghe 10-20 centimetri di color giallo verdastro. Quelle femminili sono gruppi di 2-3 fiori singoli che si posizionano sotto le infiorescenze maschili. Il frutto è la castagna rivestita di una cupola di spine chiamata riccio, che protegge il frutto dagli agenti esterni dannosi alla sua crescita. Le piante hanno la corteccia marrone e liscia, nella fase giovanile della crescita, e diventano rugosi durante la maturità. La chioma è ampia circa la metà dell’altezza totale della pianta. Una particolarità della pianta sono le sue foglie, che presentano un bordo dentellato e cambiano colore in base al periodo. Da verde scuro all’arrivo dell’autunno mutano in un giallo marroncino e cadono completamente dall’albero.
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Coltivare il castagno

Piantare l'albero di castagnoQuando studiamo un albero di castagno nel suo habitat naturale, sappiamo che questo preferisce le zone collinari, non troppo montuose, dove il sole è diretto, ma non si hanno ne eccessi di caldo, ne eccessi di freddo. Per coltivare il castagno in giardino dobbiamo pensare a tutte le variabili che non ci rendono difficile la crescita della pianta. Scegliamo quindi, innanzitutto di coltivare una piantina in vaso, che possiamo procurarci dal nostro vivaista di fiducia. In seguito predisponiamo un terreno sabbioso e drenante in una zona soleggiata. Scaviamo una buca di 30-40 cm,dove posizioneremo la pianta mantenendola con un bastoncino che le farà da tutore. Anche se la richiesta è di terreno drenante il castagno non sopporta la siccità, quindi il terreno deve drenare per bene ma mantenersi sempre umido. Quando l’esemplare è molto giovane, dobbiamo innaffiarlo regolarmente. Quando piantarla? Tra marzo e aprile.

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Curare l'albero di castagno

Foglie, castagne e riccioPer curare l’albero di castagno bisogna innanzitutto potare i rami che crescono troppo vicini al suolo. Oltre a togliere costantemente l’erba che si forma sotto la pianta, dobbiamo curare anche il tronco nei minimi particolari. Una delle peggiori malattie che la pianta del castagno può contrarre è il cancro della corteccia, proprio per evitare questa possibilità dobbiamo coprire i tagli con del mastice. Anche il mal d’inchiostro può essere una malattia grave per la pianta, quando si hanno degli eccessi di umidità a causa del ristagno delle foglie cadute. I ceppi devono essere, perciò, lavati e disinfettatati molto spesso, soprattutto quando avvengono le condizioni descritte. Gli apicoltori hanno evidenziato la presenza di una nuova minaccia per la pianta, la vespetta cinese, che potrebbe provocare un danno ingente alla produzione di castagne della zona del nord Italia.


Usare la castagna

Riccio e castagneGli usi della castagna sono molteplici, sono usate, in cucina, per la preparazione di varie pietanze o possono essere consumate direttamente, crude, bollite o arrostite su corretti tegami. La crema delle castagne è un prodotto molto dolce che da poter servire o al cucchiaio, oppure di accompagnamento di yogurt o ripieno di crepes. Dalle castagne essiccate, si produce una farina con cui preparare il castagnaccio, con pinoli, uvetta e scorzetta d’arancio. Dalla stessa farina possiamo produrre delle frittelle che si mangiavano la mattina a colazione con la ricotta, durante l’inverno. Anche in medicina le castagne hanno ottenuto una sistemazione. L’infuso e il decotto sono indicati per le affezioni bronchiali e per le infezioni della gola. Anche il mondo dei sogni ha acquistato la castagna come soggetto: questa indica abbondanza e ricchezza materiale, probabilmente a causa forma particolare del riccio rotto con le castagne mature, che assomigliano a un sacchetto colmo di denaro. Non ci resta che portarci fortuna da soli e coltivare le nostre castagne home-made!




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