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I frutti sono delle drupe a forma ellittica, simili ad un'oliva per le sue dimensioni e sono chiamate corniole. Presentano una buccia di colore giallo arancio, la quale tende ha divenire rossa con la maturazione. La polpa è deliquescente, anche a frutto maturo conserva un sapore acidulo ed è ricca di tannini, zuccheri e mucillagini; il nocciolo ha una consistenza cornea e dura. Il frutto del corniolo non è molto conosciuto ai tempi odierni; se ne trova qualche pianta nelle campagne, che ormai sono poco frequentate dalla maggior parte della gente. In passato la corniola veniva impiegata soprattutto per preparare confetture a livello famigliare. La corniola era anche utilizzata nella preparazione delle “olive di corniole”; i frutti maturi venivano messi in acqua e sale, con lo stesso procedimento utilizzato per la conservazione delle olive. Dal loro seme si ottiene un olio usato in saponeria. Le cultivar più diffuse nel nostro Paese sono Golden Glory, Variegata, Aurea ed Elegant.
Le drupe, oltre che il per consumo diretto e la conservazione in salamoia, hanno un impiego farmaceutico, essendo dotate di proprietà antidiarroiche oppure possono servire per ottenere un particolare tipo di sidro. Albero di frutti di bosco Pianta di Lampone vaso Ø 18 con canna altezza 1 metro Prezzo: in offerta su Amazon a: 8,9€ |
Il corniolo preferisce climi temperati, non teme le alte temperature estive ed i freddi invernali, nel caso di temperature molto basse si può ricoprire il colletto con del materiale vegetale pacciamante; è sensibile alle gelate primaverili a causa della precoce fioritura. Può essere coltivato sia in pianura che in collina, fino ad un’altitudine di 1000 m; preferisce esposizioni soleggiate, ma nel caso di temperature estive troppo elevate è bene scegliere zone semi-ombreggiate o anche esposte a nord.
Il corniolo è una specie originaria dell’Europa sud-orientale e dell’Asia occidentale, allo stato naturale si trova nelle radure e ai margini dei boschi di latifoglie, sia in pianura sia in media montagna. In fatto di terreno è una pianta molto adattabile, infatti cresce bene su suoli aridi e sassosi pur prediligendo quelli sciolti, ben drenati, moderatamente calcarei e con una buona dotazione di sostanza organica, mentre rifugge i terreni troppo umidi e compatti.Il corniolo si può propagare per seme, per talea semilegnosa, che però fatica ad emettere radici, e per polloni radicati, sfruttando la forte attitudine pollonifera della specie. Le piante ottenute da seme sono caratterizzate da un ottimo ancoraggio al suolo, da una lenta messa a frutto e da una forte eterogeneità. I semenzali di almeno due anni di età vengono messi a dimora, l’anno successivo all’impianto si effettua l’innesto in campo con materiale proveniente da piante di buone caratteristiche. Viene allevato a forma libera adottando sesti d’impianto di 4-5 X 5 m. In fase di allevamento la potatura consiste nella predisposizione di fusto e branche; una volta entrata in produzione gli interventi sono limitati in quanto il corniolo fruttifica prevalentemente sui dardi di 2-3 anni e consistono nell’asportazione delle formazioni fruttifere esaurite e degli eventuali polloni.
La concimazione viene effettuata interrando vicino alle piante del concime organico a fine inverno; il corniolo si irriga da marzo a settembre nell’anno della messa a dimora, mentre dopo qualche le piante si accontentano delle piogge in quanto abbastanza resistenti alla siccità. Le corniole maturano nei mesi di luglio e agosto, la raccolta si effettua manualmente.Il corniolo è una pianta che può essere utilizzata a scopo ornamentale in parchi e giardini per la fioritura precoce ed il colore dei frutti.
Il legno è molto duro e serve a svariati usi; nell’antichità si utilizzava parecchio per la fabbricare i raggi delle ruote ed i manici degli attrezzi agricoli. Gli antichi Persiani, i Greci ed i Romani utilizzavano il legno del corniolo per fabbricare armi come le aste di giavellotti, le lance e le frecce.
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