La potatura del pero deve tenere conto delle sue caratteristiche specifiche, ma anche di quelle legate alla tecnica colturale, che può influenzare le modalità di crescita e sviluppo del pero. Le principali tecniche colturali sono tre: a doppio asse, a palmetta o a fusetto, applicate indifferentemente per la coltivazione seriale o casalinga. La coltivazione a palmetta e a doppio asse comportano una crescita a parete e possono quindi essere adottate in caso di spazi non troppo ampi a disposizione, per poter collocare più piante sullo stesso terreno. In particolare, la crescita a doppio asse prevede lo sviluppo di due ramificazioni principali che, entrando in competizione tra loro per le risorse a disposizione, permetteranno una produzione di germogli e frutti rigogliosa unita a un contenuto sviluppo orizzontale. La coltivazione a fusetto, invece, prevede un maggiore sviluppo orizzontale e richiede pertanto maggiore spazio e maggiore distanza tra una pianta e l'altra: in questo caso si consiglia di mantenere almeno un metro tra i peri della stessa fila e almeno tre e mezzo di distanza tra una fila e l'altra. Dalla distanza delle piante dipenderà anche la necessità di un'accurata potatura: è importante che le singole piante non sottraggano luce e nutrimento l'una all'altra.
Come visto, non è possibile individuare un'unica tecnica di potatura, ma è necessario valutare le operazioni da compiere in base a diversi fattori. Tra questi, i principali riguardano le caratteristiche dei peri, ovvero l'età e le necessità specifiche di sviluppo o di rinforzo, ed eventualmente di eliminazione di parti danneggiate della pianta. Dall'altra, sarà importante prendere in considerazione la tecnica colturale utilizzata per poter tenere sotto controllo lo sviluppo delle singole piante. E' possibile però individuare delle linee guida che si ricollegano alla tecnica di coltivazione. Per quanto riguarda lo sviluppo a fusetto, una corretta potatura sarà utile per ridurre il periodo di improduttività iniziale: si opterà, in questo caso, per il mantenimento di cinque o sei rami principali con una gemma apicale e la potatura di tutti gli altri rami. La potatura dei peri a palmetta permetterà invece lo sviluppo di poche branche distanziate, per favorire lo sviluppo orizzontale e fare in modo che ogni ramo possa sfruttare al massimo la luce diretta dei raggi solari. La potatura gioca un ruolo fondamentale soprattutto nella coltivazione a doppio asse, poichè permette lo sviluppo equilibrato delle due parti principali, evitando che una possa prevalere sull'altra soffocandola e sottraendole nutrimento.
Affinchè la potatura del pero sia efficace, è importante che essa venga effettuata nei periodi più consoni a favorire il corretto sviluppo della pianta e la loro crescita ottimale. La potatura principale verrà effettuata a partire dall'anno successivo alla messa a dimora, nel periodo invernale, tra gennaio e febbraio, eliminando in particolare i rami che si sviluppano verso l'interno e quelli meno sani e vigorosi, per favorire lo sviluppo controllato. Un ulteriore intervento di potatura potrà essere effettuato in estate, a giugno, per correggere i polloni che potrebbero svilupparsi dalla prima potatura iniziale e confermare così la forma già indicata con la potatura principale. Da tali polloni si svilupperebbero altrimenti lunghi rami sottili, inadatti alla fruttificazione, che sottrarrebbero nutrimento ai rami più utili e produttivi. Gli interventi di potatura richiederanno tagli sempre meno decisi con il passare del tempo, quando la crescita del pero sarà rallentata e stabilizzata e la forma della pianta sarà in larga parte già definita.
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