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L'albero della canfora, così chiamato perché da esso, soprattutto in passato, si estraeva l'omonima sostanza medicinale dal caratteristico aroma penetrante, deve essere posto a dimora in un punto soleggiato oppure anche parzialmente in ombra. L'albero non è danneggiato dal freddo però il gelo può distruggere i germogli nella stagione primaverile. Questi alberi maestosi non hanno bisogno di attenzioni particolari o potature. Benché l'albero possa sopravvivere anche in periodi di siccità, occorre innaffiare regolarmente le piante messe a dimora da poco tempo. Le grandi dimensioni di questa pianta la rendono indicata soltanto per parchi pubblici o giardini molto grandi, dove fa bella mostra di sé come albero ornamentale e può raggiungere un'età di molte centinaia di anni.
L'albero ha bisogno di un terreno morbido e ben drenato. Il pH della terra deve essere lievemente acido ed occorre evitare i ristagni idrici perché possono essere fatali per la pianta. La terra del giardino in cui l'albero è stato appena posto a dimora dovrà essere addizionata di concime organico maturo e sabbia oppure pomice. La riproduzione dell'albero della canfora avviene per seme. I semi possono essere presi dai frutti maturi, una volta raggiunta la colorazione nera. Eliminata la polpa, si semina in un terriccio drenato ed umido, così da favorire la germogliazione. Un altro metodo di moltiplicazione è quello per talea semi-legnosa. Si effettua tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. Si taglia un ramo giovane e si pone in un vaso pieno di terra di giardino mescolata con sabbia o pomice, quindi si innaffia, sempre evitando ogni ristagno d'acqua. Quando il ramo avrà sviluppato un proprio apparato radicale, potrà essere piantato in piena terra.
In passato dall'albero Cinnamomum veniva estratta la canfora, utilizzata per vari scopi terapeutici tra cui il trattamento sintomatico di malattie cardiache e respiratorie e come antimicrobico e analgesico. Attualmente la maggior parte della canfora, che ha molti altri utilizzi, è prodotta industrialmente con metodi di sintesi. Ancora adesso, comunque, la pianta è utilizzata per estrarre un olio per uso cosmetico ed erboristico. La combinazione di olio di canfora e olio di mandorle è indicata per il massaggio di parti del corpo contuse. L'olio può servire anche per scogliere la muscolatura tesa. La canfora mescolata con burro di karitè produce un unguento contro i disturbi respiratori da malattie da raffreddamento. Un altro utilizzo dell'olio di canfora è scioglierne alcune gocce nell'acqua della vasca per un bagno rilassante e benefico per la salute poiché attiva la circolazione e riduce i reumatismi.
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